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Il Messaggero Veneto 30-06-2002

Intanto la maggioranza regionale propone l'eliminazione dei ballottaggi alle elezioni comunali

Tondo, vertice per l'investitura

Giovedì incontro a Roma. La Cdl orientata a designarlo candidato per il 2003

di TOMMASO CERNO

UDINE - La Casa delle libertà è pronta non soltanto a far cancellare il referendum ma anche ad abolire i ballottaggi alle elezioni comunali, capoluoghi compresi, e a modificare la norma sul numero dei mandati dei sindaci. E questo spiana la strada alla candidatura ufficiale di Tondo per le elezioni del prossimo anno. Dopo la proposta di Forza Italia, lanciata al summit di giovedì scorso nell'isontino, la Lega Nord si allinea infatti agli azzurri e Alleanza nazionale fa sapere tramite il capogruppo Adriano Ritossa che il dietrofront presidenzialista degli alleati del centro-destra piace anche al partito di Fini. La ricetta è proprio la maggiore compattezza raggiunta nello schieramento e l'intesa sulle regole del voto, con la possibilità caldeggiata dagli azzurri e dal Carroccio di cambiare in corsa la legge elettorale sia in Regione che nei comuni con più di 15 mila abitanti e introdurre quel turno unico che taglierebbe la testa ai terzi poli e costringerebbe Cecotti a scegliere da che parte stare. Oltre a depotenziare il risultato politico del referendum promosso dall'Ulivo, come è nelle speranze dei forzisti.

La grande manovra nella Cdl, aperta dal coordinatore friulano Ferruccio Saro che, per primo, rimise in discussione la riforma elettorale in regione prende dunque forma: in agenda per giovedì, salvo rinvii dell'ultimo minuto, il summit con i big nazionali trasferito da Udine a Roma per ragioni logistiche e per allontanarsi dai riflettori già troppo a lungo puntati sulle polemiche interne alla Cdl. A Roma Tondo sarà impegnato altrove, volontariamente distaccato dalle decisioni dei partiti, che dovranno accordarsi sulle strategie e sul nome del candidato alla corsa del 2003. Il presidente, sempre più vicino all'investitura, attende invece Silvio Berlusconi che, tra G8 e caso Biagi, ha già dato la sua disponibilità di massima attraverso il braccio destro Gianni Letta ad incontrare Tondo.

Il portavoce del presidente Alessandro Colautti parla di «una sostanziale riflessione dentro la Cdl», dopo molti errori di prospettiva, e della possibilità concreta che nelle prossime ore il progetto di riforma generale delle regole di voto per Regione e comuni possa trovare l'accordo esplicito degli alleati. «Lunedì chiuderemo la questione del personale, in settimana la legge sull'innovazione - dice -. Giovedì, invece, a Roma ci sarà la possibilità di chiarire anche aspetti politici del percorso, visti i segnali che giungono dalla Lega e l'intenzione di attuare il turno unico alle amministrative, progetto che già da tempo avevamo in cantiere. Stessa disponibilità pare giungere da An, un segnale che il presidente aveva richiesto». Senza ballottaggi, conclude Colautti, «si può pensare anche di eliminare il limite dei mandati».