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Il Piccolo 22-12-2001

Nel documento si definiscono, tra l'altro, i trasferimenti a Comuni e Province. Migliorata la parte relativa all'assistenza

La Sanità lo scoglio più insidioso

TRIESTE - La consueta maratona di fine anno sulla Finanziaria regionale sarebbe filata abbastanza liscia se tale adempimento non si fosse intrecciato quest'anno con la parallela predisposizione di un piano sanitario che ha offerto grossi spunti d'attrito fra gli stessi gruppi della maggioranza, contagiando così anche il clima d'aula: sono spesso apparsi più spinosi i rapporti fra i partiti alleati che non quelli tra la maggioranza e le opposizioni; queste ultime sono anzi riuscite a portare a casa qualche buon risultato.

Approvato senza tante discussioni il primo articolo - recante disposizioni tecnico-finanziarie e autorizzazioni alla stipula di mutui - il Consiglio si è invece soffermato a lungo a esaminare l'articolo successivo, riguardante i trasferimenti alle autonomie locali. Nel primo caso le opposizioni hanno soprattutto criticato l'entità dell'indebitamento, che rischia di condizionare pesantemente i bilanci futuri. Il secondo ha invece richiesto una trattazione piuttosto complessa ed è stato infatti stabilito che al sostegno degli enti locali la Regione concorra trasferendo loro i due-decimi delle quote fisse riscosse dallo Stato: una «devolution» pari a 400 milioni di euro.

Sono state poi introdotte compensazioni ai Comuni per la soppressione della tassa sulle insegne, sovvenzioni pari a 2 milioni di euro annui per dieci anni alle Province perché ne destinino la gran parte ai Comuni minori, forme di rimborso agli enti per i costi dell'istituzione del Comparto unico del pubblico impiego. E nel dettaglio, contributi straordinari di 80 milioni di lire al Comune di Udine per l'educazione stradale nelle scuole e di 8 miliardi di lire alla Provincia di Trieste.

Poi, con l'articolo 3, sono state trasferite alle Province, a partire dal prossimo luglio, le funzioni amministrative in materia di politica del lavoro e di incentivi alla cooperazione sociale (passaggi sorretti da altrettanti contributi finanziari); e dal 1° gennaio 2003 anche le competenze dell'Agenzia regionale per l'impiego di cui è prevista la soppressione.

Particolarmente complessa la trattazione dell'articolo 4, dedicato alla Sanità, all'assistenza e alla famiglia. Qui, anche grazie al maxi-emendamento con cui la maggioranza ha migliorato il testo licenziato in commissione accogliendo varie istanze delle opposizioni, è stato fra l'altro deciso di finanziare la realizzazione di strutture per anziani e disabili fino al 75 per cento della spesa; sono stati stanziati 4 miliardi di lire per le aziende sanitarie che completino la rete delle Rsa; e sono stati previsti sostegni alle colonie marine per portatori di handicap. Inoltre 700 mila euro in dieci anni e 800 mila annui sono stati impegnati - nel quadro della politica per i giovani - per la realizzazione di strutture parrocchiali e rispettivamente per il funzionamento degli oratori.

Nei settori dei trasporti e dell'edilizia sono stati finanziati, con l'articolo 5, una serie di collegamenti stradali in Friuli e un accordo - del valore di 8 miliardi di lire - con Rete ferroviaria italiana per opere collegate al Corridoio 5; nonché una serie di interventi per l'edilizia residenziale (e qui maggioranza e opposizioni hanno concordato che 3 mila domande del vecchio bando per i mutui-casa possano transitare con priorità sul prossimo bando di primavera).

Fitti i contributi, previsti dall'articolo 6, a sostegno della cultura; fra le «new entry» approvate in aula: il ripristino in legge del contributo (300 milioni di lire per il 2002) al Festival della fantascienza di Trieste; e l'assegnazione di 200 milioni al conservatorio musicale «Tartini» per un corso triennale che ha già beneficiato di elogi nazionali. E poi 100 milioni di lire all'Apt di Trieste per un itinerario ciclo-pedonale tra Basovizza e Visogliano. Il sostegno ai settori produttivi, previsto dall'articolo 7, si tradurrà in congrue assegnazioni alla Promotour, all'imprenditoria femminile, ai programmi di sviluppo dei distretti industriali, e a favore della candidatura di Trieste all'Expo 2007. Votazioni a spron battuto, infine, per gli ultimi due articoli riguardanti norme finanziarie e tecnico-contabili.

Giorgio Pison