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Il Messaggero Veneto 12-04-2002

Polo e Lega uniti nei Comuni

Intesa per le amministrative di maggio. La Camera conferma: si vota anche lunedì

TRIESTE - In Friuli-Venezia Giulia la Casa delle Libertà affronterà unita le elezioni amministrative di maggio, o quasi. La decisione uscita dall'incontro di lunedì ad Arcore fra Berlusconi e Bossi, e di non presentare liste autonome nei comuni superiori ai 15 mila abitanti, sarà rispettata anche in Friuli Venezia Giulia, dove il prossimo 26 maggio si voterà in 21 comuni: l'accordo però, nella nostra regione, riguarda solamente le comunali di Gorizia, l'unico centro superiore ai 15 mila abitanti in cui i cittadini andranno alle urne.

La tendenza ad arrivare uniti alla prossima scadenza elettorale sembra però essere rispettata anche per altri comuni. In particolare in quelli più in vista, come ad esempio Lignano, la Casa delle libertà sembra intenzionata a presentasi unita, ferma restando l'autonomia delle segreterie provinciali nel decidere diversamente. Il primo a ricordare l'indipendenza dei quadri dirigenti provinciali è il segretario regionale della Lega Nord, Beppino Zoppolato: «Il quadro sarà definito entro questa settimana - dice -. Ne abbiamo parlato, e abbiamo valutato le possibili soluzioni, ma credo che saranno pochi i comuni in cui andremo da soli: bisognerà anche vedere gli orientamenti dei segretario provinciali, ma abbiamo cercato di fare squadra dove è possibile». «Per quanto mi riguarda, per il mio modo di pensare, io vorrei vedere sempre la Lega correre da sola - aggiunge però subito dopp il segretario del Carroccio -, ma siamo in democrazia e vanno rispettate le esigenze di tutti».

Zoppolato ricorda però che l'accordo stretto fra Bossi e Berlusconi non è una novità, la Lega «aveva già discusso e votato questa soluzione al congresso: noi non avevamo mai fatto mistero di non ritenerci obbligati ad andare insieme per forza. Abbiamo avviato delle trattative e, dove si sono trovate delle convergenze, si è deciso di andare assieme». Le situazioni ancora in bilico sono poche: il particolare una possibile sfida fra il Carroccio e i partner di governo si prefigura nel comune di Buia, ma non mancano anche delle situazioni originali, come quella di Grado, dove, come ricorda il capogruppo di An, Adriano Ritossa, Lega e Forza Italia hanno presentato una lista separata rispetto a quella di Alleanza Nazionale e il Ccd - Cdu.

«La tendenza è quella di andare avanti uniti dappertutto», conferma però Ritossa. Nonostante qualche separazione consensuale dunque, anche in occasione delle elezioni amministrative di maggio, la Casa delle Libertà sembra intenzionata a conservare l'immagine di unità, cara ai vertici nazionali. «Andremo insieme in tutti, o quasi tutti i comuni - assicura il coordinatore regionale di Forza Italia, Ettore Romoli -. L'accordo locale, salvo ripensamenti della Lega dell'ultimo minuto, cosa che ritengo assolutamente improbabile, porterà la Casa delle Libertà unita in tutte, o quasi tutte le realtà». Quel "quasi", spiega Romoli, è legato alle situazioni locali che si possono verificare nella piccole realtà, dove non viene ritenuto opportuno imporre una volontà dall'alto. «L'accordo prevede espressamente che, nelle piccole realtà, nel caso le segreterie locali non riescano a trovare una convergenza, si possano anche presentare liste separate - ricorda Romoli -: in molte realtà, come a Lignano o Cervignano, ci presentiamo assieme, quindi nessun problema».

Dalla Camera, intanto, è arrivato l'ok definitivo: si voterà nuovamente in due giornate, la domenica e il lunedì dalle 7 alle 15.

Alessandro Martegani