Il Gazzettino 13-10-2001
Il forzista presenta, assieme al centrista, una proposta di legge che rischia di dividere la maggioranza
Cisilino e Gottardo sfidano la Lega, liquidano le ronde e riscrivono il pacchetto sicurezza
Udine
(R.G.) Addio, ronde civiche. Addio, giustizia "fai da te". Non è l'opposizione a tentare di affondare definitivamente il cavallo di battaglia leghista, che tante levate di scudi ha sollevato, bensì la maggioranza.
A Palazzo, dove giacciono i cinque miliardi che il Carroccio ha preteso in nome della sicurezza dei cittadini, arriva infatti una nuova proposta di legge che "licenzia" le mai decollate pattuglie volontarie e delinea un pacchetto di misure alternative: l'alfiere della nuova campagna anti-crimine è il forzista Adino Cisilino spalleggiato dal centrista Isidoro Gottardo.In undici articoli - destinati all'esame di quella quinta commissione presieduta dal "papà" delle ronde e cioé dal leghista Beppino Zoppolato - Cisilino si propone di «dare organicità alle leggi regionali che trovano grandi difficoltà di attuazione» e di rendere quindi più facilmente spendibile il budget già stanziato.
«È indispensabile - spiega l'azzurro - investire razionalmente in un settore essenziale, garantendo la sicurezza e l'incolumità dei cittadini, piuttosto che in amenità come i Celti o le insegne in friulano». Ma come? Il modello di riferimento, afferma Cisilino che ha già consultato "in proprio" il questore di Udine, è quello lombardo: «Niente ronde, ma aiuti alle vittime della criminalità». Ed ecco, allora, un fondo ad hoc che, dotato di 500 milioni di lire, deve «sostenere» i tanti cittadini colpiti da furti, borseggi o quant'altro. Il forzista non esclude, sebbene l'ultima parola spetti alla giunta, «una polizza assicurativa che copra la popolazione del Friuli Venezia Giulia dal rischio criminalità».
Poi, nella proposta di legge che modifica tra l'altro il comitato tecnico consultivo per la polizia municipale, vengono stanziati 4,5 miliardi per progetti che offrano standard più elevati di sicurezza, risanino aree "pericolose", potenzino la prevenzione: si va dai vigili di prossimità alle telecamere. Adesso, la parola passa al consiglio. Ma sulla proposta Cisilino, che "sfida" il Carroccio, la maggioranza rischia di trovarsi ancora una volta in difficoltà.