Il Piccolo 25-05-2002
I vertici della multinazionale smentiscono l'abbandono del sistema di relazioni sindacali
«Le dimissioni di Mariucci non cancellano i patti sottoscritti»
PORDENONE - Il modello partecipativo che è alla base delle relazioni sindacali all' interno del gruppo Electrolux Zanussi andrà avanti, nonostante le dimissioni presentate dal presidente della Commissione di garanzia, Luigi Mariucci. Lo assicura una nota del gruppo, sottolineando che «il modello è ancora un patrimonio di azienda e sindacati».
Electrolux Zanussi rileva che la decisione di Mariucci «non costituisce di per sè cancellazione dei patti a suo tempo sottoscritti da azienda e organizzazioni sindacali», anche se «certamente si apre una delicata fase dell' avvicendamento alla guida di uno dei più importanti strumenti di governo del modello partecipativo. Ma Electrolux Zanussi - si legge nella nota - ribadisce che gli accordi sono ancora validi e, nel merito, pur rispettando le opinioni personali di Mariucci, ritiene che, proprio in presenza di momenti acuti di negoziazione nazionale e locale, interna ed esterna all' azienda, il modello partecipativo costituisca tuttora uno strumento indispensabile e innovativo di corretta gestione congiunta dei punti di convergenza e di divergenza, nell' ambito di regole accettate e condivise».
«Solo se questo punto di vista non fosse accolto dalle organizzazioni sindacali - osserva l' Electrolux Zanussi - vi sarebbe un gravissimo pregiudizio per la sopravvivenza e la riforma costituzionale del modello stesso. Ma, in assenza di un' esplicita dichiarazione in tal senso, espressa nelle sedi e nelle forme appropriate, l' azienda ritiene ancora totalmente in essere, il modello partecipativo, con la conseguente nomina di un nuovo presidente per la Commissione nazionale di garanzia». Electrolux Zanussi ha anche chiesto a Fim, Fiom e Uilm un incontro urgente, «per una indispensabile assunzione di responsabilità».
Sul fronte sindacale si segnala l'intervento di Antonio Messia, responsabile nazionale della Uilm, secondo il quale il modello partecipativo all' interno del gruppo Electrolux Zanussi «deve continuare a esistere quale strumento di democrazia partecipata nelle fabbriche», anche dopo le dimissioni di Luigi Mariucci dalla carica di presidente della Commissione nazionale di garanzia. Tali dimissioni - sottolinea Messia - «non sorprendono più di tanto. Ciò che è poco comprensibile - osserva l' esponente sindacale - è l' associazione di elementi attraverso i quali giustifica la sua lettera di dimissioni : da una parte i fattori esterni (per esempio, il dibattito relativo alla modifica dell' art. 18) e, dall' altra, la stasi che si è creata nel rapporto tra organizzazioni sindacali e azienda».