Il Piccolo 31-10-2001
L’investimento sarà di circa 90 miliardi. Entro il 2005 saranno prodotte 540 mila asciugabiancheria
Grande flessibilità coniugata a garanzie per le fasce più deboli
PORDENONE - Un’intesa che mette d’accordo azienda e sindacati, quella siglata lunedì notte a Verona tra Electrolux Zanussi e Fim, Fiom e Uilm, a proposito della «fabbrica mobile». «L’accordo - spiega Maurizio Castro, direttore delle risorse umane di Electrolux Zanussi - dà luce verde al progetto industriale di un ulteriore sviluppo produttivo dello stabilimento di Porcia, il più importante e il più avanzato tra le fabbriche del gruppo dedicate al lavaggio». È un accordo importante «perché dimostra la capacità di affrontare e gestire, in negoziato, non solo le criticità, ma anche le opportunità di sviluppo. All’ irrinunciabile esigenza di flessibilità espressa dall’azienda - spiega il manager - una volta tanto non è corrisposta una logica di contrapposizione di principio, ma la ricerca e il raggiungimento di formule compensative economiche e sociali».
Punti riconosciuti qualificanti dall’azienda e dal sindacato sono le clausole che prevedono corsie preferenziali per fasce deboli del mercato del lavoro, come precari, manodopera femminile, bacini di disoccupazione al Sud. Intasca la vittoria il sindacato, che non dimentica i cinque estenuanti incontri necessari per coniugare flessibilità, organizzazione del lavoro e un quadro di regole che equipari i nuovi assunti ai lavoratori del gruppo. Inizialmente la proposta avanzata dalla multinazionale prevedeva per la manodopera degli asciugabiancheria a condensa marca Aeg condizioni contrattuali diverse da quelle del gruppo. «Era una proposta irricevibile - spiega Andrea Castagna, coordinatore nazionale della Fiom per il Gruppo Zanussi -, e l’intesa siglata va nella direzione opposta, ovvero a consentire al nuovo insediamento produttivo, le medesime condizioni di lavoro, economiche e normative dei lavoratori Zanussi».
Altri elementi del testo sul quale hanno alla fine concordato azienda e sindacati, la scadenza temporale dell’investimento, fissata al 2005. «Il fatto che questa azienda a termine, nell’ipotesi che oggi l’investimento lo si realizza a Porcia per le ragioni note, economie di scala, specificità della produzione, presenza di profili professionali, ma che domani possa essere collocata in un altro sito, è una volontà aziendale di cui abbiamo preso atto. Crediamo però che questa eventuale scelta debba essere eventualmente compiuta a fronte di un confronto che avvieremo a quel tempo». L’investimento produttivo richiamerà a Porcia 90 miliardi di investimento, di cui 60 diretti, e occuperà fino 480 persone nei picchi produttivi. Saranno 540 mila le asciugabiancheria a condensa che usciranno dallo stabilimento per approdare sul mercato, soprattutto nordeuropeo.
Elena Del Giudice