Il Gazzettino 30-06-2002
OSOPPO - Durante il Sunsplash un convegno ha affrontato il tema dell'utilizzo edilizio di una sostanza da sempre controversa
Osoppo - Per alcuni è una questione morale, per altri terapeutica, per altri ancora semplicemente ricreativa. Parliamo della canapa, che di per sé vuol dire tutto e niente. Da quella che si fuma a quella tessile. Di questo e altro si è parlato la scorsa domenica al Sunsplash di Osoppo durante un incontro aperto al pubblico che ha sollevato una serie di questioni che potrebbero avere diversi punti di aggancio con la realtà friulana. A partire dalla mozione presentata in consiglio regionale dal verde Puiatti, a favore dell´utilizzo della cannabis e dei suoi derivati a fini terapeutici.
«I derivati della canapa - ha affermato Paolo Fontanelli dei Comunisti italiani e sostenitore della mozione - possono aiutare a sopportare le sofferenze derivate dall´uso dei chemioterapici». Parlando di canapa è utile, come hanno fatto i relatori, non fare di tutta l´erba un fascio, e se il pensiero dell´opinione pubblica va subito alle "canne" che si fumano, durante l´incontro è stato più volte sottolineato che la canapa tessile ha fatto parte della nostra cultura da millenni, fino a quando cioè, in contemporanea con la registrazione del brevetto per il nylon nel 1937, è diventata illegale. La Comunità europea l´ha riammessa e, ad oggi, la Francia è all´avanguardia nella sua coltivazione.
Si diceva degli agganci con il Friuli: a parte l´uso terapeutico è emersa l´estrema duttilità della canapa che, per esempio, è una fonte redditizia per la produzione della carta, come ha affermato Stefano Barazzutti dei radicali in riferimento ai problemi che hanno interessato la cartiera di Tolmezzo; in rapporto al legno la resa sarebbe di quattro a uno. Si è poi sottolineato anche l´uso nell´edilizia: essendo la nostra una zona ad alto rischio sismico, sempre dalla Francia arriva la novità di mattoni fatti con la canapa che avrebbero alte proprietà elastiche e si presterebbero bene a costruzioni antisismiche.
Questo e altro è uscito dal Sunsplash, un luogo dove, come ha detto l´europarlamentare radicale Marco Cappato, «di fatto c´è tolleranza al consumo della cannabis, ma il rischio è quello di illudersi che basti la libertà di farsi una canna senza vedere che il proibizionismo comporta criminalità e morte, da chi gestisce lo spaccio a chi resta vittima di una merce di qualità spesso scadente per finire con la crisi delle zone del sud America e del sud-est asiatico devastate dal potere di chi gestisce il traffico di droga». Sull´elevato valore della canapa nell´ambito delle bonifiche ambientali e in particolare dei poligoni militari, si è soffermato il giornalista Roberto De Bortoli dell´Osservatorio etico ambientale e già impegnato nell´inchiesta sull´uranio impoverito: «La canapa, così come la senape e i girasoli, ha un elevato potere di decontaminazione da metalli pesanti».
Francesco Brollo