Udine - «Davanti al dolore fisico e all´irreversibilità della sofferenza ho un personale atteggiamento di apertura che non è ostile all´eutanasia nel rispetto della scelta di un individuo di una fine dignitosa»: lo ha detto a Udine il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Renzo Tondo. Intervenendo in serata al convegno «La follia dell´eutanasia», promosso dalla Consulta dell´Associazione dei disabili del Friuli-Venezia Giulia , Tondo ha rilevato che tale atteggiamento «impegna solo me stesso, dividendo il mio essere cittadino dalla sfera dell´incarico istituzionale che rivesto».

«Più complessa - ha spiegato - è la posizione di fronte a una sofferenza "psicologica" come quella ad esempio dei disabili che non hanno libertà di scelta se la società che li circonda non riesce a dare loro delle risposte in termini di servizi. In questo caso - ha precisato - la "scelta" deriva dall´incapacità del sistema a dare risposte. Su questo versante - ha proseguito Tondo - è la politica a dover fare scelte senza però che la società civile rimanga estranea al percorso. Se nella nostra regione molto è stato fatto - ha concluso - la strada rimane, per quanto attiene all´assistenza, ancora lunga e sono possibili correzioni di rotta. Il problema sul quale abbiamo aperto e continueremo il confronto non è soltanto il reperimento delle risorse, ma soprattutto il loro utilizzo puntando ad una politica dei piccoli passi che possa dare risposte concrete a bisogni concreti».