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Il Piccolo 25-09-2001

L'onorevole Cristiana Muscardini, capogruppo di An all'Europarlamento, conferma la linea dura

O i beni o Lubiana fuori dall'Ue

«La Slovenia deve rispettare i diritti umani, anche quelli degli esuli»

Onorevole Cristiana Muscardini, il vice premier Gianfranco Fini ha definito «un errore» il voto contro l'adesione della Slovenia all'Ue espresso dal gruppo di An all'Europarlamento. Lei è d'accordo?

«No, e poi quando Fini ha espresso questo giudizio?»

Il giorno prima del viaggio del ministro degli Esteri, Ruggiero a Lubiana...

«Può essere che egli abbia ritenuto di esprimere questo giudizio nel quadro complessivo del governo, noi comunque abbiamo ritenuto che fosse opportuno a Strasburgo dare un segnale di tipo politico alle forze europee che devono valutare se, al momento dell'adesione, tutti gli Stati aspiranti abbiano rispettato le norme che stanno alla base dell'adesione stessa. Prime su tutte quelle relative al rispetto dei diritti umani e della democrazia».

Lei dice che Fini ha parlato in un ambito di governo, ma An fa parte del governo. Come mai a Roma si dice una cosa e a Bruxelles se ne fa un'altra?

«Sì, ma il gruppo a Bruxelles di An ha anche il compito di valutare, nel quadro europeo, che le adesioni corrispondano ai principi di democrazia e libertà e garantiscano una vita civile e democratica».

Certo, ma questo è anche compito della nostra diplomazia e a Lubiana il ministro Ruggiero ha detto che l'Italia farà di tutto perché la Slovenia entri prima possibile nell'Ue...

«Sono d'accordo con il ministro. Perché questa adesione possa essere la più proficua possibile però bisogna che Lubiana rispetti i diritti dei profughi italiani». Quello che lei prefigura però è una sorta di muro contro muro...

«La politica è fatta su dei tavoli di trattativa e con dei corretti compromessi ed è giusto che chi è al governo abbia ben chiaro che a volte può essere necessario essere duttili e morbidi in alcune fasi per ottenere risultati in alcune altre. Ma servono anche posizioni ferme».

Come sul tema degli esuli?

«Esatto, perchè è un problema che non si può liquidare dicendo: "Sono passati 60 anni e non ne parliamo più". Quando lo stesso neo-ambasciatore Usa in Slovenia fa dichiarazioni che vanno nella stessa direzione di quanto da me affermato a Bruxelles credo di essere in linea con il governo italiano».

Però più che sul tema dei diritti umani l'Italia chiede ora a Lubiana di togliere dalla sua legge sulla denazionalizzazione il discrimine legato alla nazionalità che di fatto esclude i nostri esuli dal poterne godere i diritti...

«Io continuerò a chiedere che gli esuli abbiano la restituzione dei loro beni o un risarcimento adeguato».

E se La Slovenia dovesse ostinarsi a negare qualsivoglia restituzione l'Italia sarebbe pronta a mettere il veto alla sua adesione all'Ue?

«Non posso rispondere, perché è il ministero degli Esteri che deve rispondere. Io faccio parte di un partito di governo, ma non sono il governo».

Sì, ma lei è un eurodeputato che dovrà votare a favore o contro questa adesione...

«An continuerà a lavorare per ottenere che ci sia la restituzione dei beni».

Ma se ciò si rivelasse impossibile?

«Io credo che attraverso la diplomazia molte cose che oggi sembrano impossibili diventano possibili domani. Le faccio un esempio, se l'Ue avesse aiutato il generale Massud quando venne a Bruxelles a chiedere appoggio contro i talebani oggi forse quei seimila morti negli Usa non ci sarebbero stati»

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Mi scusi, ma stiamo andando fuori tema, non ci sembra che Osama Bin Laden sia molto attinente ai beni degli esuli...

«Facevo solo un esempio per ribadire il concetto secondo il quale quello che sembra impossibile oggi, diventa possibile domani. Io credo che con opportune azioni diplomatiche si possa ottenere un risarcimento per i nostri esuli. Siccome Lubiana ha detto no io non devo immaginare che dirà sempre no».

Che cosa bisogna fare allora?

«Io devo sperare e continuare a lavorare con l'obiettivo che il governo sloveno si renda conto che l'ingresso nell'Unione europea sarà più facile e più proficuo per tutti se non rimarranno contenziosi aperti e problemi morali che da troppo tempo sono sul tappeto».

In questa battaglia però l'Italia sembra isolata in Europa?

«Finora l'Italia non ha mai coinvolto gli altri partner comunitari su questo problema. Ma l'attuale governo troverà il modo di promuovere e coagulare un'azione diplomatica su Lubiana, su questo tema, anche da parte di altri esecutivi europei».

Mauro Manzin