Il Messaggero Veneto 12-09-2001
Ruggiero in Slovenia: chiudere con il passato
LUBIANA – L’Italia non intende aprire un nuovo contenzioso con la Slovenia per la restituzione dei beni degli esuli, ma farà tutto il possibile per dare la massima soddisfazione a chi ha ricevuto danni dalle trascorse vicende storiche. Ciò è emerso negli incontri avuti a Lubiana dal ministro degli esteri Ruggiero.
Assieme al collega sloveno Rupel, Ruggiero ha sottolineato l’importanza dell ’impegno assunto dalla Slovenia nell’ambito dell’avvicinamento all’Ue, a riformare la sua legislazione per non discriminare più sulla base della nazionalità chi intende acquistare beni immobili in Slovenia. Con Ruggiero, a Lubiana vi erano il sottosegretario Antonione e il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Tondo. I problemi ancora sul tappeto, ha rilevato il responsabile della Farnesina, «bisogna risolverli in un clima di amicizia e anche per questo è importante mettere la parola fine alle questioni passate». I patti sottoscritti, ha rilevato Ruggiero, saranno rispettati e sul problema dei beni abbandonati c’è anche una responsabilità del governo italiano. Ruggiero ha quindi messo in evidenza che occorre continuare a muoversi sulla strada degli indennizzi con cui il governo italiano vuole risarcire i profughi. In questa ottica, per il ministro bisognerà mobilitare maggiori risorse rispetto al passato.
Antonione, da parte sua, ha precisato che la linea adottata dal ministro nei colloqui con Rupel è stata accettata anche dal vice-premier, Fini. «Intendiamo essere rispettosi dei patti e chiudere le vertenze del passato – ha detto Antonione –, contemporaneamente speriamo però che lo spirito di collaborazione che ci sarà tra i due Paesi sia in grado di evitare che ci siano discriminazioni».