Comunicato 22-12-2001
Il carcere di Pordenone mai cosi' sovraffollato: 83 detenuti su 38 posti disponibili
Le carceri italiane scoppiano per sovraffollamento e l'istituto penitenziario di Pordenone raggiunge in questi giorni il record di presenze di detenuti. I radicali, impegnati a raccogliere le firme anche nelle carceri per l'approvazione di leggi che modifichino questa situazione, puntano all'abolizione dell'obbligatorieta' dell'azione penale, alla separazione delle carriere dei magistrati, alla loro responsabilita' civile, alla riforma del CSM, alla modifica dei termini di carcerazione preventiva, visto che sono quasi 25 mila i detenuti rinchiusi in attesa di giudizio.
Venerdi scorso Stefano Santarossa, coordinatore di Radicali Italiani di Pordenone, in visita al carcere cittadino con l'assessore provinciale Fernando Padelletti di Forza Italia, ha incontrato i detenuti per raccogliere le firme sulle 25 proposte di legge di iniziativa popolare promosse dai radicali italiani.
Molti detenuti hanno firmato le proposte dei radicali e seguito con interesse il dibattito nato nell'occasione sulla situazione carceraria.
"Serve un intervento immediato sulla vergogna tutta italiana della carcerazione preventiva - ha affermato Santarossa - Oggi, un cittadino (innocente fino a sentenza definitiva di condanna) può stare in carcere in attesa di giudizio fino a 9 anni. La durata fino all'inverosimile dei processi e i termini lunghissimi di carcerazione preventiva, sono la cifra dell'illegalità del sistema giudiziario, della perdita di credibilità, interna e internazionale, della giustizia del nostro paese e causa di mille ingiustizie compiute sui suoi cittadini.
Inoltre- aggiunge l'esponente radicale - serve una sterzata del governo nella direzione della legalizzazione delle politiche sulla droga (oltre il 50% dei detenuti è legato al mondo dello spaccio delle droghe e a reati ad esso correlati) e sull'immigrazione, tali misure avrebbero come effetti l'abolizione di norme di fatto criminogene e l'alleggerimento della situazione carceraria; nel contempo si darebbe la possibilità, per le forze dell'ordine, di tornare a perseguire reati (quelli contro il patrimonio, ad esempio) rispetto ai quali sembra ormai dominare una totale rassegnazione."
Sulla situazione del carcere di Pordenone i radicali denunciano il sovraffollamento dell'istituto: sono presenti infatti 83 detenuti contro i 38 che la struttura penitenziaria potrebbe accogliere. Proprio su questo tema l'anno scorso in occasione del giubileo, nessuno si è sottratto allo sport delle promesse ai detenuti. Ma fino ad ora nessuna di quelle avanzate da destra e da sinistra è stata mantenuta.
La proposta dei radicali di rendere automatica la liberazione anticipata, ossia la concessione del beneficio per buona condotta, senza il vaglio preventivo dei tribunali di sorveglianza, e per ridurre i termini di carcerazione preventiva è una misura concreta per dare una soluzione al problema del sovraffollamento negli istituti penitenziari italiani. Questa situazione migliorerebbe anche la condizione di lavoro per gli agenti di custodia penitenziaria, sottoposti, per carenza d'organico, anche loro ai lavori forzati degli straordinari.
Il clima riscontrato nel carcere risulta comunque sereno ed il merito va attribuito al direttore e agli agenti di custodia.
Stefano Santarossa Radicali Italiani FVG