Il Messaggero Veneto 10-04-2002
Affollata riunione ieri a Udine dei sostenitori friulani sotto la presidenza di Flavio Pressacco
UDINE - Il comitato per il referendum contro la legge elettorale regionale voluta dalla Cdl sta affinando i suoi strumenti organizzativi e le ragioni da illustrare ai cittadini per indurli a firmare a sostegno della sua iniziativa. Cosģ ieri, nella sede della Regione di via San Francesco, sotto l'egida del comitato regionale e del suo presidente Flavio Pressacco, si č svolta un'affollata riunione degli aderenti della provincia di Udine.
«Siamo numerosi, con una grande voglia di lavorare, compatti anche se le ragioni del no alla legge elettorale sono svariate - ha esordito Pressacco -. Siamo di fronte a una legge che non č nč coerentemente maggioritaria, poichč premia a dismisura una maggioranza di difficile individuazione (non essendo previsto, tra l'altro, un ballottaggio) ma neppure proporzionale. E vero che anche il Tatarellum premia la maggioranza, ma la individua in modo chiaro e trasparente. Tuttavia - ha ripreso Pressacco - non si tratta di fare un confronto tra la legge contestata e il Tatarellum. Noi non vogliamo nč questa nč quello: abbiamo chiesto una legge che contemperasse la scelta diretta del presidente con quella del rispetto delle minoranze e del ruolo del consiglio e non abbiamo avuto una risposta positiva.»
Luca Mezzetti ha poi criticato la legge regionale sia per il metodo («č stata calata dall'alto») che per la sostanza («l'elettore non sceglie il presidente, poichč in realtą il consiglio regionale ne puņ eleggere uno diverso»). Ha lamentato quindi gli scarsi poteri assegnati al presidente, l'eccessivo premio di maggioranza, la mancata previsione di un'adeguata rappresentanza femminile e di un seggio per gli sloveni.
Della Ricca, della Uil, ha ribadito che il referendum non č una battaglia della sinistra contro la destra, ma la risposta a una pluralitą di istanze della gente. «I governi - ha detto - non li giudichiamo dal "colore" che hanno ma da quello che fanno. Giacomini, della Cgil, ha sottolineato le ricadute negative di una legge che toglie autorevolezza al futuro presidente della Regione e crea problemi di governabilitą in un momento in cui essa č attesa da impegnative sfide.
Strizzolo ha invitato a chiarire che il centrosinistra non vuole il Tatarellum e che se questo sarą applicato sarą un'ulteriore responsabilitą del centrodestra. Ha rilanciato la proposta che il centrosinistra presenti un candidato, un programma, una lista. Milanese ha sottolineato il ruolo che un presidente regionale dotato di poteri di decretazione potrebbe avere per risolvere casi di "disprassi amministrativa" che penalizzano i pił deboli, mentre Corleone ha invitato a fare del momento della raccolta delle firme il punto di partenza per una mobilitazione in vista delle prossime elezioni comunali e regionali.
Grandinetti ha invitato a inviare alla gente un messaggio semplice, come quello disegnato da Calligaro: se si vuole poter scegliere il presidente bisogna abrogare la legge del centrodestra. In giornata intanto il consigliere regionale Mario Puiatti ha criticato, in una nota, il mancato inserimento nel sito web ufficiale della regione dell'informazione che sulla legge elettorale č stato chiesto un referendum.