Il Messaggero Veneto 17-02-2002
Le reazioni negli uffici di Palmanova dopo la perquisizione effettuata dalla Finanza
Il direttore dell'Agenzia: manteniamo la calma e continuiamo a lavorare
PALMANOVA - "Bisogna solo attendere qualche giorno: se lasciamo passare un po' di tempo le cose si chiariranno". Gastone Novelli, direttore dell'Arpa, tradisce un po' d'amarezza per i recenti sviluppi dell'inchiesta sulla gestione dell'Agenzia regionale per l'ambiente, ma invita ad avere fiducia nell'Agenzia e in chi ci lavora ogni giorno. "Sul lavoro della procura non intendo pronunciarmi - continua il direttore dell'Arpa -, ma non c'è nulla di sconvolgente in quello che è accaduto.
Esamineranno quello che hanno preso, e decideranno, ma tutto questo non ha alcuna ripercussione sulla normale attività dell'Agenzia. Noi - aggiunge - cerchiamo di mantenere la calma e fare il nostro lavoro". No comment da parte del direttore dell'Agenzia sulle possibili azioni legali minacciate da alcuni dirigenti dell'Agenzia dopo il rapporto degli ispettori dell'assessorato: "sono decisioni personali, nelle quali non mi sento di poter entrare", aggiunge. Certo è che, fra i quasi 300 dipendenti dell'Arpa gli ultimi sviluppi, e le perquisizioni della Finanza, non hanno certamente contribuito al buon umore, come conferma anche il responsabile delle relazioni esterne dell'Agenzia, Bruno Stefanat.
"Tutti continuano a lavorare normalmente, ma è chiaro che il personale non può che essere amareggiato per quello che sta succedendo: stiamo parlando di trecento professionisti seri, che producono ogni giorno migliaia di analisi, con conoscenze specifiche di alto livello nei rispettivi settori, e che non sono certamente contenti di essere finiti in prima pagine per cose che poco hanno a che fare con l'attività della struttura in cui lavorano". Stefanat non manca però di difendere l'attività e la struttura dell'Arpa, "che è sana", dice. "La stessa polemica legata alla mancanza della relazione sullo stato dell'Ambiente non ha fondamento: l'Agenzia è nata da poco, nel '99, e un documento simile non si può fare sulla base di dati vecchi. La relazione uscirà a breve sulla base dei dati raccolti dall'Agenzia". Nonostante tutto, il problema sembra rimanere all'interno del confronto fra la Giunta e l'Agenzia, un braccio di ferro innescato ormai da settimane, e l'intervento della Finanza non sembra essere che l'ultimo capitolo di una periodo difficile. Un periodo che però, ci tengono a sottolineare dall'Arpa, non influisce sulla normale attività di controllo dell'ambiente.
Renzo Mattioni, direttore del settore tecnico, invita a non drammatizzare e a guardare al lavoro svolto ogni giorno: "Vuole sapere che clima c'è nell'Agenzia? Oggi piove e domani si vedrà - risponde scherzando -. Ironia a parte, devo dire innanzitutto che non c'è stata una perquisizione. Io gli uomini della Finanza li ho appena intravisti, è stata una cosa assolutamente pacifica e non traumatica. È logico però che si tratti di una situazione che tutti viviamo male: spero, e sono fiducioso, che questa cosa si possa risolvere con un chiarimento generale." Mattioni pensa già al futuro, e ad un ulteriore sviluppo dell'Arpa. "Visto l'ampio campo d'interventi che abbiamo, è necessario fare dei passi in avanti e potenziare la struttura. Spero che questi passi si possano fare, - aggiunge Mattioni - e che si possa continuare a crescere secondo i piani, soprattutto per quanto riguarda la parte tecnica, che già fornisce molti servizi a tutela dell'ambiente e dei cittadini."
Alessandro Martegani