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Radicali Riformatori Presidenzialisti
                                  Associazione Politica Radicale


RADICALI RIFORMATORI PRESIDENZIALISTI - NEWS - 11 OTTOBRE 2002


CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE

Nel corso dell'anno 2002 i Radicali sono stati politicamente molto attivi in questa regione. Dopo la raccolta firme dello scorso inverno per le 25 Proposte di Legge, dopo aver concorso alla raccolta firme per indire il referendum del 29 settembre ed aver partecipato alla campagna informativa per dire NO ad una pessima legge elettorale, siamo ancora impegnati in un progetto ambizioso.
Con lo slogan
NO AI 44 PARTITI
SCEGLI IL SISTEMA AMERICANO:
DUE O TRE PARTITI.
CHI VINCE GOVERNA, CHI PERDE VA ALL'OPPOSIZIONE

vogliamo promuovere una radicale riforma del sistema elettorale ed anzi riteniamo che nei prossimi mesi di campagna, fino alle elezioni regionali del 2003, ogni schieramento politico dovrebbe chiedere il voto ai cittadini su un preciso modello istituzionale ed elettorale, per una legislatura che dovrà essere costituente. Per sostenere questo progetto, ma anche per ricostruire un tessuto radicale locale, abbiamo costituito una Associazione Politica, come previsto dallo Statuto di Radicali Italiani.
Abbiamo però bisogno di aiuto perché se non incrementiamo le nostre forze non saremo mai in grado di sostenere il peso del duro confronto con la partitocrazia, che non vuole cedere il posto alle riforme, e con la mancanza di informazione che costantemente imbavaglia le nostre iniziative.


RIUNIONI DEL  24 SETTEMBRE E DEL 6 OTTOBRE 2002

Durante tali riunioni sono state prese decisioni sui seguenti temi:
Propaganda dell'Associazione.
Proseguire ed incrementare l'attività di propaganda stampando volantini informativi, da distribuire durante i tavoli di raccolta firme, ed inviando lettere attingendo all'indirizzario dei sostenitori radicali presenti in regione.
Azioni politiche.
Inviare fax ed e-mails di informazione alle Provincie ed ai Comuni con allegato il testo della proposta di legge elettorale maggioritaria e uninominale.
Su proposta di Marco Gentili, prendere contatti con tutti gli esponenti politici e non che nel corso degli ultimi anni si sono dimostrati favorevoli al sistema elettorale di tipo maggioritario, al fine di convocare una "convention" per la riforma all'americana.


LETTERA ALLE PROVINCE E AI COMUNI DEL FVG di Christina Sponza

DOPO IL 29 SETTEMBRE

Egregi membri della Giunta e del Consiglio,

I risultati del referendum appena concluso consentono di trarre alcune conclusioni sulla volontà dei cittadini di questa regione.
L'afflusso del 23% appare un dato quantitativamente significativo se lo si mette in relazione con la non favorevole data scelta per il voto, con il ridotto dibattito e con la scarsa e scadente informazione, incentrata per lo più sullo scontro tra i due poli. Il 73% dei NO dimostra poi inequivocabilmente che l'elettore del Friuli Venezia Giulia vuole che gli sia concessa la possibilità di scegliere il proprio Presidente della Regione così come lo fa per il Sindaco ed il Presidente della Provincia. Questo diritto acquisito, riducendo la delega ai partiti ed aumentando il rapporto diretto con chi esercita il ruolo di governo, non solo renderà il cittadino votante più consapevole delle sue scelte ma indurrà anche una maggiore responsabilità in chi è stato personalmente scelto come Amministratore della regione. E' difficile non constatare come oramai la tendenza e la volontà popolare sia quella di preferire la rappresentanza diretta e non la delega mediata da un sistema proporzionale e partitocratico.

L'aver detto NO il 29 settembre non significa però necessariamente riconoscere il "Tatarellum" come migliore strumento di voto. Molto lavoro c'è ancora da fare prima di giungere ad un buon sistema elettorale; lavoro che quasi sicuramente non ha la possibilità di fare questa attuale legislatura regionale.
I Radicali, fin dalla raccolta firme per promuovere il referendum, hanno sostenuto che non era sufficiente non confermare la legge approvata nel corso dell'inverno: questo era soltanto il primo passo da fare per iniziare una seria riforma istituzionale. La nostra risposta, a tale fine, è una proposta di legge elettorale maggioritaria e uninominale, in stile anglosassone.
Ci sono molti modi per sostenere e discutere questa proposta, noi riteniamo che il più significativo e costruttivo sia farne occasione di dibattito non solo con gli altri soggetti politici ma anche con i cittadini. Per questo motivo vorremmo entrare in contatto con Voi, sia per trovare un eventuale convergenza e scoprirci assieme promotori di questo progetto, sia per confrontarci (anche per mezzo di incontri pubblici) sulle divergenze, ritenendo comunque lo "scontro" politico un momento di crescita, di informazione e di democrazia.


CONSIDERAZIONI E PROPOSTE DI AZIONE POLITICA di Marco Gentili

Dopo il 29 settembre (in Friuli Venezia Giulia), appare evidente a tutti che siamo comunque troppo pochi e poco organizzati per raccogliere le firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare, che non disponiamo di risorse finanziarie neanche per pagare i debiti pregressi, che non abbiamo strumenti di pressione sul consiglio regionale perchè senza rappresentanti o senza personalità che per noi lo possano fare in tutte le sedi istituzionali.
Rimane e lo avevo detto già prima della campagna referendaria, con diverse
lettere ed mail, sempre la possibilità, magari con l'aiuto dei compagni della segreteria e della direzione, di fare un pò di propaganda con conferenze stampa e comunicati con discreti risultati e costi quasi zero.
E' necessario però, mi pare, allargare o tentare di allargare le forze in campo a tutti quelli che con noi vogliono fare un tratto di strada insieme nella direzione maggioritaria e presidenzialista, è necessario trovare subito chi con noi voglia e sia capace di essere convocatore di una "convention" di cittadini per la riforma del sistema elettorale all'americana.
Cioè 10-20 persone con un retroterra di volontà, storia e di contatti (almeno 200-500 indirizzi), che possano, anche con una quota ognuno di 200-500 euro, avere la possibilità con migliaia di lettere di convocazione oltre che con spazi a pagamento sui giornali locali, convocare quelle cento persone (in un luogo e per una data da decidere) che saranno poi i veri strumenti ed artefici di questa impresa.
Sarà poi questa assemblea, opportunamente preparata, ad assumere ed a decidere gli strumenti opportuni ed idonei per raggiungere lo scopo, nonchè ad eleggere cariche di responsabilità.
A Trieste mi sembra che Sponza, Fornasaro, Carbone e Gentili e probabilmente alcuni altri nei prossimi giorni siano disponibili.
Lo stesso ne sono sicuro può succedere a Gorizia, Udine, Pordenone e Tolmezzo.
Se rimarremo soli o troveremo dei compagni di strada lo vedremo, ma per oggi e soprattutto per il futuro e per prossime ed eventuali campagne referendarie, non si potrà prescindere dal superare la vecchia organizzazione radicale dei punti di riferimento, con associazioni che con organismi elettivi e cariche con delle responsabilità, abbiano un'autonomia finanziaria, iscritti, dibattito interno, obiettivi chiari e precisi e capacità di mobilitazione.
Sono consapevole che a volte è più efficiente fare le cose in pochi e senza "organizzazione" (l'ho fatto anch'io per anni), ma questo va a scapito, a volte, dell'autofinanziamento e dell'allargamento della base militante.
Nei prossimi giorni i compagni dell'associazione "
Radicali Riformatori Presidenzialisti" saranno impegnati in una serie di incontri in tutte le realtà regionali per verificare la fattibilità di queste ipotesi, è chiaro che se ci sarà un aiuto fattivo da parte di chiunque con noi voglia dare corpo a questa ennesima "follia", la stessa potrà divenire una ragionevole opportunità di iniziativa politica.

Marco Gentili


PROSSIME INIZIATIVE

DOMENICA 13 OTTOBRE, Trieste, via S. Nicolò (salvo in caso di mal tempo) tavolo no-stop di propaganda e raccolta firme per la proposta di legge elettorale maggioritaria.

VENERDI' 18 OTTOBRE
mattina, Monfalcone, p.za Della Repubblica, in concomitanza con lo sciopero generale e la manifestazione sindacale provinciale, tavolo di raccolta firme e propaganda informativa per la disdetta (o l'iscrizione consapevole) al sindacato.
RADICALI - IL GIORNALE: PARTE CAMPAGNA PER DISDETTA SINDACALE
Conferenza stampa di Capezzone e Belpietro

Roma, 8 ottobre 2002

Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede radicale di Via di Torre Argentina, il Segretario dei Radicali italiani Daniele Capezzone e il Direttore de "Il Giornale" Maurizio Belpietro hanno presentato la loro prossima iniziativa congiunta.
I Radicali e "Il Giornale" denunciano il fenomeno della automaticità del rinnovo della iscrizione al sindacato. "Se qualcuno si iscrive al mio partito -ha spiegato Capezzone- alla fine dell'anno nessuno potrà pretendere più nulla da lui. Se invece ci si iscrive anche una sola volta ad un sindacato, si subisce il prelievo della trattenuta per tutta la vita, a meno di una disdetta spesso complicata nei suoi tempi e nelle sue modalità. Insieme al Giornale intendiamo spiegare tutto questo ai cittadini, e anche fornire loro i moduli per effettuare la disdetta. "
"Tanti lettori ci hanno posto il problema -ha aggiunto Belpietro, il cui quotidiano ha condotto, questa estate, una lunga campagna informativa sul finanziamento dei sindacati-, e abbiamo accettato l'offerta dei radicali di partire con questa campagna. I radicali faranno tavoli in tutta Italia, e noi pubblicheremo i moduli sul nostro giornale. Partiremo nei giorni dello sciopero generale".
Capezzone e Belpietro hanno inoltre chiarito l'entità delle somme in gioco: complessivamente, infatti (tra quote di iscrizione, contributi ai CAF, finanziamento pubblico dei patronati, distacchi e altre fonti di entrata), i tre sindacati maggiori incassano oltre 3.500 miliardi di vecchie lire.
"E' un'iniziativa -hanno concluso- di trasparenza, per la libertà di iscrizione e di non iscrizione al sindacato. Chi si iscrive deve compiere un preciso atto di volontà che deve essere rinnovato. E' inconcepibile che i soldi vengano invece sfilati dalle tasche di pensionati e lavoratori ignari".

SITUAZIONE ATTUALE DELLA ASSOCIAZIONE

L'Associazione è composta da 20 persone di cui, secondo la distinzione fatta dallo Statuto:
13 "soci iscritti" e 7 "soci non iscritti".
Un "associando" ha inoltre versato parte della quota.
E' disponibile sul sito internet il bilancio dell'Associazione.


COME PUOI CONTRIBUIRE

Iscriviti a Radicali Riformatori Presidenzialisti; noi non riceviamo finanziamenti pubblici!
Firma nel tuo comune la proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del sistema elettorale regionale (è stata depositata in molti comuni ma se non la trovi ti puoi recare nel municipio del capoluogo di provincia);
Partecipa attivamente all'attività politica Radicale in questa Regione, nella tua Provincia, nel tuo Comune, collaborando in base alle tue disponibilità e capacità.

Visita il sito
www.radicalifvg.it e mettiti in contatto con noi, abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Iscriviti al
Forum dei Radicali del Friuli Venezia Giulia.

Ascolta Radio Radicale  
Gorizia 101.0 - 105.5; Pordenone 105.5 - 107.3; Udine 91.0 - 105.5; Trieste 91.0 - 105.5


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CHRISTINA SPONZA
Tel. 0481798160, cell. 3356329385, fax: 1786038907, e-mail: sponza.chris@tin.it
www.radicalifvg.it - www.radicalifriulani.it




ANNUNCI URGENTI



SECONDA SESSIONE DEL 38° CONGRESSO

PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE
A TIRANA, ALBANIA, DAL 31 OTTOBRE AL 3 NOVEMBRE 2002





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