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Il Piccolo 01-07-2002

«Nessuna possibilità d'intesa con il Centrodestra sulla legge elettorale prima del voto referendario. La Cdl farebbe bene a riconfermare Tondo»

«Illy non è l'unico candidato possibile»

Moretton: «Mi ha deluso quando è passato al gruppo misto»

TRIESTE - «Riccardo Illy? Ottimo possibile candidato per il Centrosinistra in vista delle regionali 2003, ma di certo non l'unico. Mi ha deluso quando, eletto nelle al Parlamento nelle fila dell'Ulivo, ha deciso di passare al Gruppo Misto. Auspico rientri nei ranghi». È il pensiero di Gianfranco Moretton, capogruppo in Consiglio regionale della Margherita, area dalla quale attingono voti lo stesso Illy e la lista civica giuliana che porta il suo nome e che ha già annunciato la volontà di presentarsi da sola alle elezioni del prossimo anno. Sarà per questo che tra le parole di Moretton si legge una sia pur lieve diffidenza nei confronti dell'ex sindaco di Trieste...

Iniziamo dal tormentone di queste settimane: la legge elettorale, ormai «figlia di nessuno». Da Fi alla Lega, si pensa a come modificarla. Che ne pensa?

Non è una legge figlia di nessuno, ma visti i risultati si vorrebbe renderla «orfana» per convenienza e opportunità. Fi e Lega (Saro e Zoppolato) hanno fatto votare una legge pasticciata che ha avuto la maggioranza numerica, ma non l'ampio consenso delle forze politiche come avrebbe dovuto essere trattandosi di una legge elettorale che coinvolge la libertà di scelta di tutti i cittadini. È un ripensamento tardivo proporre una revisione. Ora la scelta passa ai cittadini, il referendum si deve fare.

Vi si accusa di voler utilizzare il referendum come l'anticipazione, ma in fondo anche il cuore, di una lunga campagna elettorale per le regionali 2003. È per questo che siete graniticamente aggrappati a questa consultazione?

Il referendum non ci sarebbe stato se la Cdl avesse varato una legge elettorale condivisa, come a parole si voleva far credere. Nei fatti, invece, si é preferito cedere ai ricatti della lega. A quel punto il Centrosinistra ha dovuto iniziare una battaglia per consentire agli elettori di scegliere il presidente della giunta. Siccome il referendum chiamerà tutti gli elettori alle urne, sia quelli favorevoli sia quelli contrari, anche la Cdl avrà pari opportunità di fare campagna elettorale.

Quante e quali possibilità ci sono di definire una nuova normativa che raccolga in Consiglio il massimo dei consensi, compreso il vostro?

Nessuna prima dello svolgimento del referendum. Dopo il responso delle urne, e solo allora, si vedrà il da farsi.

Il Centrosinistra ha trovato compattezza nel porsi «contro» la legge elettorale. E domani?

La legge elettorale è una materia complessa e non è facile individuare un minimo comune denominatore che metta insieme le diverse esigenze. Il raggiungimento di un obiettivo comune è già una buona partenza.

La leadership di Illy è indiscutibile? È l'unica possibile?

Quella di Illy é sicuramente una buona candidatura, anche se potrebbe non essere l'unica. Del resto al momento non ci sono ancora tutte le condizioni per consentire la sua discesa in campo per il voto del 2003. Molto dipenderà dalla legge elettorale che ci sarà, ma non solo.

Ad esempio?

Vedremo che programma proporrà.

Non temete che, presentandosi da sola alle regionali del 2003, la Lista Illy, riferimento di moderati e centristi, dreni anche i vostri voti?

Di certo questo è uno dei temi oggetto di attenta valutazione, ma è prematuro parlarne. Oggi l'interesse della coalizione dell'Ulivo é vincere le elezioni nel 2003. Quindi non dovrà trattarsi di un travaso di voti ma l'acquisizione di nuovi consensi. La Margherita, come forza di centro moderata nella coalizione di centrosinistra, che è fiduciosa di ritrovare l'interesse di quell'elettorato che cerca il rinnovamento nel progresso con garanzia di libertà e democrazia. Però l'eccessiva indipendenza dell'ex sindaco di Trieste non è gradita a tutti. C'è chi ricorda che, eletto nelle fila dell'Ulivo, da deputato si è iscritto al Gruppo Misto. Illy ha fatto una scelta che stento a comprendere. Personalmente mi sarebbe piaciuto che avesse aderito al gruppo parlamentare della Margherita, essendo stato eletto anche nel proporzionale sotto l'egida di quel soggetto politico. Mi auguro che ci ripensi e diventi il riferimento regionale della Margherita: sarebbe importante per lui e per tutto il centrosinistra. In occasione delle regionali direi che è quasi d'obbligo.

Quale ruolo per Rc? Pur di vincere siete disposti anche al «patto con il diavolo»?

Premesso che col diavolo non si fanno patti, non dobbiamo dimenticarci che il bipolarismo costringe gli elettori a scegliere: di qua o di là. Questo vale per la Cdl così come per l'Ulivo. Per quanto ci riguarda, si tratta di fare in modo di non disperdere consensi in vista della vittoria finale.

Tornando in casa d'altri, la candidatura dell'attuale presidente Tondo, al di là di molte dichiarazioni rassicuranti, non è affatto certa. Lui si augura che sia lui il candidato della Cdl?

Sarebbe serio, per la Cdl, riconfermarlo.

Elena Del Giudice