Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Link | Novità | Rassegna stampa | Comunicati stampa


RADICALI ITALIANI PARTITO RADICALE RADIO RADICALE NESSUNO TOCCHI CAINO Coordinamento Radicale Antiproibizionista NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA POLITICAL RESOURCES ASSOCIAZIONE RADICALE ESPERANTO

 Il Messaggero Veneto 26-06-2002

Metanodotto, la Snam pagherà

Contattata la Regione: sarà una compensazione non una tassa

TRIESTE - Il "tubatico", onere che la Snam dovrebbe pagare per veicolare il metano sul territorio del Friuli-Venezia Giulia, sta acquistando concretezza. E la società ha preso contatto con la Regione per aprire una trattativa in merito all'ipotesi prospettata dalla legge presentata dal forzista Adino Cisilino con i compagni di gruppo Gualtiero Stefanoni e Franco Dal Mas, che fissa in merito un forfait di 50 milioni di euro annui, circa 100 miliardi di lire.

Siccome la Sicilia una legge del genere l'ha già approvata (per 120 milioni di euro), senza nessuna impugnazione da parte del governo, è probabile che la proposta vada avanti, anche perché a favore si sono informalmente pronunciati il gruppo leghista e, con qualche prudenza, lo stesso presidente Renzo Tondo. Perplessità erano state invece espresse dall'assessore alle Finanze Pietro Arduini, che però negli scorsi giorni, ha ricevuto una delegazione Snam, per ragionare sul problema. «Ho rappresentato alla società l'ipotesi di procedere non in via tributaria, ma utilizzando una legge nazionale in via di discussione, per determinare una compensazione in merito alle servitù. Del resto è giusto: se uno viene a casa mia e mi mette le cose in disordine, deve provvedere al ripristino, e anche darmi qualcosa per il disturbo».

Cisilino gongola: «Una misura del genere l'ho chiesta per aumentare le entrate in bilancio senza torturare con addizionali i cittadini del Friuli-Venezia Giulia. Visto anche che, com'era un tempo per quelle militari, oggi siamo territorialmente molto penalizzati dalle servitù di carattere energetico. Se entro i rituali tre mesi la legge sarà ancora nel cassetto, mi appellerò all'articolo 36 del regolamento consiliare per farla discutere d'ufficio».

«Si tratta di una cosa seria, tanto è vero che giorni fa Pasquale De Vita, presidente di Assopetroli, ha convocato una riunione urgente citando espressamente il caso del Friuli-Venezia Giulia. Si rendono conto che, passando il principio sul metano, verrebbero ad esserne interessati anche gli oleodotti», continua Cisilino. Il consigliere forzista annuncia poi che la sua non è un'iniziativa isolata. «Sto lavorando ad un'altra proposta, sempre nel settore distributivo, ne parlerò quando sarà pronta», dice. E precisa la sua attenzione per le eventuali ricadute sul settore produttivo: «So che tra gli industriali c'è il timore che possano incidere sui costi. Invece credo che costituiscano un'opportunità per intervenire in una concertazione complessiva. Si potrebbe pensare a un ristorno di accise a loro interesse, cosa di cui ho parlato anche con il presidente dell'Assindustria udinese Adalberto Valduga. Ad ogni buon conto è chiaro che nulla si deve fare senza un coinvolgimento del comparto».