Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Link | Novità | Rassegna stampa | Comunicati stampa


RADICALI ITALIANI PARTITO RADICALE RADIO RADICALE NESSUNO TOCCHI CAINO Coordinamento Radicale Antiproibizionista NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA POLITICAL RESOURCES ASSOCIAZIONE RADICALE ESPERANTO

Il Messaggero Veneto 01-05-2002

Mediocredito, il candidato è Parigi

L'ex parlamentare in corsa per la presidenza. Licitazione privata per la quota del Tesoro

UDINE - L'assemblea del Mediocredito approva il bilancio 2001, che presenta risultati del tutto positivi, e rinvia ad altra data, verosimilmente il 20 maggio, la nomina del nuovo Consiglio d'amministrazione e del Collegio sindacale. Resta qualche dubbio (da più parti manifestato) sull'opportunità di rinnovare gli incarichi di vertice prima della definizione degli assetti azionari conseguenti alla dismissione della quota del Tesoro (ed eventualmente di una parte di quella della Regione), con il rischio di dover procedere a una seconda ristrutturazione del Consiglio a pochi mesi della sua nascita. Ma la Regione ha deciso così. Va aggiunto che il Codice civile non ammette proroghe dell'organo scaduto, se non di brevissima durata.

«Penso che la strada da seguire per la privatizzazione del Mediocredito sia quella della licitazione privata» ha tra l'altro detto, a margine dell'assemblea, il presidente del Mediocredito, Aldo Boschi. «Il Tesoro - ha aggiunto - predeterminerà le clausole per la cessione del suo 34% e solleciterà delle proposte da parte di soggetti che in questa fase hanno manifestato un certo interesse ad acquistare».

Ma tornando ai lavori dell'assemblea, il direttore generale Paolo Cudini, che con il 30 aprile è cessato dal servizio per raggiunti limiti d'età e, con 46 anni di carriera bancaria alle spalle, è da oggi in quiescenza, è stato cooptato in consiglio a copertura di un posto vacante (dimissioni del rappresentante del Tesoro Paolo Cappellacci), per gestire in particolare la fase di transizione in attesa della nomina del successore. Per quanto riguarda il nuovo presidente, si fa sempre più insistente il nome dell'ex parlamentare Gastone Parigi, in quanto è ormai acquisito, tra le forze di maggioranza che reggono la Giunta, che l'Istituto di via Aquileia sia "in quota" An e spetti all'area di Pordenone. La Regione, in attesa di definire il futuro di Mediocredito, si accontenta al momento di incamerare gli utili di sua spettanza, circa 2 milioni 300 mila euro.

In apertura l'assemblea ha affrontato il primo punto all'ordine del giorno, l'approvazione del bilancio. La proprietà era rappresentata dal 99,63% dei suoi azionisti: oltre al presidente Aldo Boschi e al vice Aniceto Canciani, erano presenti, tra gli altri, Giuseppe Vingiani per conto del Tesoro, Alessandro Baucero per la Regione, Adalberto Valduga per gli industriali, Angelo Sette di Friuladria, Luciano di Bernardo del Rolo, Dino Cozzi della Friulia, Nereo Terreran della Popolare Cividale e Italo Del Negro per la Federazione delle Banche di credito cooperativo. Il presidente ha esposto i passaggi più significativi del documento contabile, che qui riassumiamo: con le erogazioni effettuate nel 2001 (pari a 414 milioni di euro) la consistenza globale dei finanziamenti concessi al mondo delle imprese è arrivata a 1 miliardo 227 milioni di euro (oltre 2.400 miliardi di lire). Nel triennio 1999-2001 il volume del portafoglio impieghi è cresciuto del 39%, ben al di là del piano strategico previsionale. L'utile netto d'esercizio è stato di 7 milioni e mezzo di euro, parte dei quali distribuiti agli azionisti secondo le rispettive quote di partecipazione. Il documento contabile è stato approvato all'unanimità.

Arrivati al secondo punto, il rinnovo delle cariche sociali, il dottor Baucero ha messo in evidenza le difficoltà che attualmente incontra la Regione nel coordinare il pacchetto delle nomine in agenda e, d'accordo col Tesoro, ha proposto di tenere "aperta" l'assemblea e di aggiornarla alla prima seduta utile, orientativamente il 20 maggio. Anche questo punto è passato (ovviamente) all'unanimità.

Il presidente uscente dottor Boschi non intende ricandidarsi, ma si rende disponibile, se necessario, per gestire la fase di dismissione della quota del Tesoro (34%, circa 40 milioni di euro), che avverrà con licitazione privata, predeterminando i criteri (non solo economici) che orienteranno le scelte. Si presume che il passaggio del pacchetto non si concretizzerà prima di fine anno. E' opinione diffusa che anche la Regione scenderà dal 47 al 40%, al fine di riequilibrare l'entità delle altre partecipazioni.

A latere dell'assise, il direttore Cudini ha tracciato un breve bilancio della sua dodecennale esperienza alla guida del Mediocredito. «Ho diretto l'Istituto negli anni della liberalizzazione del sistema creditizio e sono orgoglioso di rilevare che, contrariamente all'opinione comune che lo ritiene deputato alla gestione prevalente del credito agevolato, circa la metà degli impieghi sono scaturiti da operazioni ordinarie gestite a tassi di mercato e in piena concorrenza con gli altri operatori. Voglio aggiungere che in questo arco di tempo la struttura e la solidità delle aziende regionali, grazie alla vivacità degli imprenditori e alla loro propensione agli investimenti, si sono costantemente rafforzate. Ciò mi rende ottimista sull'evoluzione del sistema economico in Friuli-Venezia Giulia».

Abbondio Bevilacqua