il Messaggero Veneto 28-10-2001
Faccia a faccia polemico tra il consulente americano e il deputato di Fi sul caso Autovie venete
Il politologo a Saro e Tondo: il governo Usa mi ha chiesto un rapporto sulla vicenda
UDINE «Quando un amico degli americani viene attaccato, noi dobbiamo difenderlo». Di Giancarlo Elia Valori si sapevano molte cose, le sue relazioni con i leader israeliani, coreani, cinesi erano note, ma sapevano un po' di leggenda. Si ignorava, invece, che fosse considerato "amico" dagli Stati Uniti, essendo tra l'altro componente del Centro studi strategici, assieme a personalità del calibro di Henry Kissinger. La lacuna è stata colmata ieri, in modo del tutto inaspettato dal professor Edward Luttwak che, venuto a Udine per l'Assemblea annuale dell'Api, ha colto l'occasione per dire cosa pensava il governo degli Stati Uniti della faccenda Valori, durante la cena organizzata in onore del politologo, venerdí sera alla trattoria «Alla Vedova» di Udine.
Ha detto proprio cosí: «Quando un amico degli americani viene attaccato, noi dobbiamo difenderlo», quando si era ormai alla fine del convivio, presenti politici, industriali, amministratori di enti, che sono rimasti interdetti, perché sembrava proprio che la verve dell'effervescente e affabile ospite si limitasse ai tradizionali nemici, Bce, Talebani, e altro. La "guerra" scatenata contro Valori, insomma ma lo si è capito solo l'altra sera -, non poteva passare sotto silenzio dall'altra parte dell'oceano dove il professore gode di buoni estimatori.
Non basta: l'uditorio è rimasto ancora piú stupito quando ha appreso che il segretariato di stato Usa ha chiesto di disporre di una sorta di dossier sul caso Valori, per rendersi conto di come stanno le cose.
L'onorevole Ferruccio Saro, che è stato l'obiettivo della "controffensiva", ha spiegato le ragioni della cacciata di Valori; ma senza grande successo, stando alle cronache della serata, i cui particolari sono trapelati nonostante l'evidente imbarazzo dei convitati, che mai avrebbero immaginato di sentir parlare di Autovie e in termini non positivi per la Regione.
Ma una parte di rimostranze è toccata anche al presidente della giunta regionale, Renzo Tondo, rimproverato da Luttwak sabato mattina, a margine dell'assemblea Api, per il trattamento subito da Valori. Gli americani, si sa, sono pragmatici; qualcuno dice: spicci. Non conoscono le liturgie nostrane, quindi Luttwak non ha nascosto l'irritazione per lo sgarbo fatto «all'amico degli Usa». In tempi di globalizzazione anche le amicizie sono senza confini, ed evidentemente quelle di Valori, sono solidissime anche all'estero. Tanto che presto sarà accolto tra gli "immortali" dell'Accademia di Francia, e già trapela che il ministro degli esteri israeliano, Shimon Peres, atteso in Regione, si esprimerà, come Luttwak, a favore «dell'amico Valori».