Il Piccolo 06-11-2001
Apertura agli esterni, ancora serie difficoltà per il seggio agli sloveni
TRIESTE - Il vertice di maggioranza dedicato ieri alla riforma del sistema elettorale regionale ha infine partorito un accordo, che oggi stesso verrà illustrato al comitato ristretto rappresentativo di tutti i gruppi politici attivi in Consiglio regionale per un confronto preliminare alla discussione in aula.
La volta precedente il leghista Beppino Zoppolato, presidente della competente commissione consiliare, aveva minacciato, al cospetto di un ennesimo tira e molla fra alleati, che se oggi la maggioranza non fosse stata in grado di presentarsi davanti al comitato ristretto per illustrare una propria proposta ufficiale, avrebbe alzato bandiera bianca rimettendosi senz'altro all'aula.
Ma il testo proposto dallo stesso Zoppolato insieme con Roberto Molinaro (Cpr), autore del disegno di legge che è alla base di ogni discussione e che a suo tempo aveva raccolto 36 consensi su 60, è stato infine accettato, dopo un'ultima limatura, dai presenti: Bruno Marini e Giovanni Vio (Ccd), Roberto Asquini e Adino Cisilino (Fi), Isidoro Gottardo (Cpr) e Franco Baritussio (An). Per cui l'accordo già delineato nei precedenti vertici è stato formalizzato con l'approvazione di un maxi-emendamento che il centrodestra depositerà stamane.
L'accordo si basa non solo sui risultati dei precedenti incontri di maggioranza ma anche sulle indicazioni scaturite, in sede di comitato ristretto, dalle opposizioni. Ed ecco come il Centrodestra ha infine «aggiustato» la propria proposta: si tratta di un sistema proporzionale alla tedesca con l'indicazione prima del voto di quali siano i partiti che formano una data coalizione, di quale sia il loro programma e quale il loro candidato presidente; lo sbarramento viene intanto indicato nel 5 per cento (ma potrebbe scendere di mezzo punto), per il premio di maggioranza non verranno utilizzati «listini» (bocciati da tutte le opposizioni) e varrà la sfiducia «costruttiva».
Per quanto riguarda la rappresentanza della minoranza slovena, il Centrodestra una volta accertata l'impercorribilità costituzionale dell' ipotesi del seggio garantito esprime la volontà di studiare un qualche altro meccanismo. Potranno esservi, infine, anche assessori «esterni» purché in giunta prevalgano gli eletti.
g.p.