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Il Messaggero Veneto 18-05-2002

L'11 settembre non ha indebolito le realtà regionali che ora contano su oltre 10 mila dipendenti

Legacoop, fatturato a +10%

Il presidente Zarli: il settore costruzioni sta vivendo una nuova età dell'oro

UDINE - Nuova età dell'oro per il settore delle costruzioni, anche quello controllato dalle cooperative che si stanno attrezzando per entrare da protagonisti nella grande partita del project financing, pure per la realizzazione delle grandi opere annunciate dal governo. L'11 settembre e la conseguente crisi mondiale dei consumi non ha fiaccato le cooperative associate alla Lega del Friuli Venezia Giulia, che nel 2001, ha fatto registrare un incremento del 10% del fatturato globale rispetto, ai dati del precedente esercizio finanziario.

Lo anticipa il presidente della Lega regionale delle cooperative, Mario Zarli, che avendo già in mano i primi bilanci delle aziende più importanti si dichiara moderatamente soddisfatto, i fatturati sono passati da 1500 miliardi del 2000 a circa 1650 miliardi di lire del 2001, naturalmente si tratta di proiezioni, precisa Zarli, per avere le cifre in dettaglio, bisognerà attendere che si concluda la stagione dei bilanci e l'assemblea della lega, a metà giugno.

Buono l'andamento dell'annata, commenta Zarli, anche sul fronte dell'occupazione passata dai 9777 addetti del 2000 ai 10.500 dell'anno appena trascorso, con un incremento tra il 6% e il 7%. Il presidente sottolinea anche un altro aspetto rilevante per la solidità delle cooperative, ovvero il buon tasso di patrimonializzazione delle aziende, che consentirà di affrontare abbastanza serenamente i nuovi meccanismi della tassazione degli utili e la normativa sul socio lavoratore. Si è dimostrato molto positivo inoltre l'andamento delle cooperative che si occupano di ecologia, ristorazione, pesca, stabile il comparto agricolo, ha tenuto il settore dei consumi, pur registrando qualche contrazione dopo l'attentato dell' 11 settembre a New York. Zarli non nasconde qualche preoccupazione per la cooperazione sociale e delle pulizie, «perché i margini di operatività sono molto bassi», e non si può tacere della vera emergenza che ha colpito per mesi le aziende che avevano rapporti con le scuole e che non hanno ricevuto i relativi mandati di pagamento. Un importante appuntamento attende il 22 maggio la Lega coop che assieme ai commercianti è stata convocata dall'assessore regionale Dressi per discutere della bozza di regolamento sulla media e grande distribuzione.

Siamo contro la proliferazione selvaggia dei centri commerciali perché non fanno bene ai consumatori, puntualizza Mario Zarli, e portano inevitabilmente alla desertificazione dei centri storici e dei piccoli paesi, le cooperative operaie stanno realizzando a Trieste le Torri d'Europa, la cooperativa carnica aprirà un centro ad Amaro presso il casello dell'A23, la coop consumatori ne sta facendo uno a Gradisca, un altro a Pordenone vicino al ponte sul Meduna, e a Udine sull'area ex Cogolo. A Dressi, prosegue il presidente del Friuli Venezia Giulia della Lega, chiederemo una programmazione fra enti locali e associazioni di categorie per quanto riguarda l'apertura degli ipermercati.

Per il futuro Zarli segnala oltre all'attività per l'inserimento di reti di cooperative nel global service per enti locali e committenza privata, la penetrazione ad est della sua associazione. In Croazia nell'arco dei prossimi tre anni sarà completata una catena di negozi con marchio Coop, che avrà la leadership del mercato.

Maria Rita Branca