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Il Piccolo 09-09-2001

Oltre 200 stand, attesi almeno 15 mila operatori specializzati. Nel 2000 usciti dalle fabbriche 44 milioni di esemplari

La sedia? Non scricchiola più

La produzione del Triangolo continua a trainare l'economia regionale

UDINE - Il comparto della sedia, storico traino dell'economia regionale, è solido. Chi temeva che la 25.a edizione del Salone internazionale (aperta fino a domani) fosse l'occasione per evidenziare una situazione di crisi nel settore, di cui la regione è leader mondiale indiscusso, può stare tranquillo. Nonostante alcuni recenti scricchiolii, determinati dalle turbolenze nell'economia mondiale, il telaio della sedia non ha evidenziato cedimenti e continuerà a mettere a sedere la popolazione di mezzo mondo. È questo il messaggio partito ieri dalla Fiera di Udine, dove è stata inaugurata la manifestazione.

Ne ha fatta di strada l'esposizione da quel 1977, allorché giunsero solo dall'Italia 89 espositori e poco più di 500 visitatori. Era l'inizio di una grande avventura per il Triangolo della sedia del Manzanese. Ventiquattro anni dopo, dodici mesi fa, gli espositori erano 200, provenienti questa volta da tutto il mondo, con oltre 14 mila operatori specializzati da 76 nazioni. «Quest'anno ­ ha spiegato il presidente di Promosedia, Fabrizio Mansutti ­ gli operatori sono ancora di più con la presenza di rappresentanti dall'Australia e dalla Nuova Zelanda e, grazie alla collaborazione con l'Ice e con la Regione, anche di operatori americani e canadesi». A disposizione degli operatori stranieri, ormai circa il 50% del totale, vi sono più servizi.

E poi i produttori del Triangolo della sedia non temono il confronto con la concorrenza; anzi, dalla concorrenza traggono nuovi spunti e voglia di migliorare la qualità dei propri prodotti. Quarantaquattro milioni di sedie prodotte all'anno, l'80% della produzione italiana, il 50% di quella europea e il 30% di quella mondiale: i numeri a favore dei produttori friulani sono eloquenti. «E il salone ­ ha detto ancora Mansutti ­ deve essere la naturale sede di incontro tra la domanda e l'offerta sempre più qualificata e diversa. A maggio e giugno le difficoltà dell'economia mondiale avevano fatto preoccupare qualcuno per una possibile crisi, ma il rallentamento per il comparto della sedia lo potrei definire ininfluente perché la domanda interna aumenta, le quote di mercato vengono mantenute»" Anche per questo, per rimanere in quota di sicurezza rispetto alle turbolenze dell'economia mondiale, il Distretto punta deciso sulla qualità e sta preparando il lancio di un marchio di qualità identificativo del prodotto.

Quanto al miglioramento della competitività, esso passa attraverso il miglioramento dei servizi e delle infrastrutture. Un compito proprio di Regione ed enti locali come hanno evidenziato l'assessore regionale al Commercio, Sergio Dressi, e il presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo. Niente crisi,dunque, ma la guardia va tenuta alta. «L'economia è in una fase di stasi ­ ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Udine, Enrico Pertossi- ; il mercato tedesco, di riferimento per il comparto della sedia, è in difficoltà, l'export del Friuli-Venezia Giulia non ha saputo approfittare del dollaro alto. È necessario allora che il Comitato di Distretto faccia un salto di qualità».

Antonio Simeoli