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Il Messaggero Veneto 13-11-2001

Oggi il sì in giunta. Alla gestione degli ospedali oltre tremila miliardi, più 243 al fondo socio-assistenziale

La sanità assorbe metà manovra

I conti pareggiano su 7.745 miliardi. Agli enti locali ne vanno 849 e 92 all'industria

TRIESTE - Oggi la giunta regionale approverà la Finanziaria 2002, messa a punto dopo lunghi e defatiganti confronti in seno alla maggioranza (l'ultimo tenutosi ieri pomeriggio, tra Tondo, Arduini e i capigruppo). Il pareggio è a 3 miliardi e 998 milioni di euro, ovvero 7 mila 745 miliardi. La voce più importante è naturalmente quella della spesa per la Sanità: 3.000 miliardi e 800 milioni, cui si aggiungono investimenti destinati alle strutture sanitarie ospedaliere per 172 miliardi e 300 milioni, e gli oneri pregressi del settore, per 154 miliardi e 810 milioni.

Il Fondo sociale regionale assorbe 151 miliardi e 312 milioni, più 49 miliardi e 945 milioni per i servizi socioassistenziali, nonché 42 miliardi e 307 milioni per le strutture socioassistenziali. La seconda voce in bilancio è quella dei trasferimenti agli Enti locali, per complessivi 849 miliardi e 592 milioni, mentre i costi del personale assommano a 356 miliardi; 83 miliardi e 325 milioni vanno poi a Industria e Ricerca, 92 miliardi e 347 milioni a Commercio e Turismo.

Il primo di questi due capitoli stanzia 15 miliardi e 840 milioni per i servizi all'industria, 18 miliardi e 336 milioni per le agevolazioni industriali, 16 miliardi e 305 milioni per le aree attrezzate, 24 miliardi e 995 milioni per la ricerca applicata. Il secondo, 4 miliardi e 917 milioni per promozione e lo sviluppo della distribuzione, 9 miliardi e 930 milioni per agevolazioni al commercio, 4 miliardi e 840 milioni per agevolazioni al terziario, 10 miliardi e 133 milioni per le strutture turistiche, 35 miliardi e 322 milioni per la promozione del turismo.

Il sistema di Viabilità e Trasporti riceverà il prossimo anno 376 miliardi e 722 milioni, di cui 240 miliardi e 515 milioni per il trasporto pubblico locale (allargato quest'anno al cabotaggio internazionale), 92 miliardi e 732 milioni per infrastrutture e mobilità, 24 miliardi per la portualità. La spesa per Cultura, Istruzione e Sport è di 138 miliardi e 71 milioni, così suddivisi: 14 miliardi e 942 milioni per la scuola, 16 miliardi e 253 milioni per sport e attività ricreative, 15 miliardi e 285 milioni per le culture minoritarie, 23 miliardi e 745 milioni per le università, 5 miliardi e 726 miliardi per l'istruzione superiore, 9 miliardi e 633 milioni per i beni artistici, storici e culturali, 3 miliardi e 293 milioni per musei, biblioteche e archivi, 49 miliardi e 174 milioni per le attività culturali.

Ambiente, Foreste e Protezione civile costeranno, nel 2002, 259 miliardi e 970 milioni; l'Edilizia 141 miliardi e 583 milioni; l'Agricoltura 96 miliardi e 335 milioni. Artigianato e Cooperazione hanno poste per 38 miliardi e 27 milioni; Formazione e lavoro per 44 miliardi e 201 milioni, lo sviluppo della Montagna per 30 miliardi e 521 milioni. Le attività istituzionali e promozionali all'estero, infine costeranno 44 miliardi e 841 milioni, di cui 12 miliardi e 497 milioni per le Universiadi.

Ultimo dato, quello dei Programmi comunitari, che riceve risorse europee, nazionali e regionali, e si suddivide su diverse direzioni (Agricoltura, Formazione, Obiettivo 2 e 5b, Interreg, Open leader, eccetera): in totale si tratta di 303 miliardi e 85 milioni.

Luciano Santin