Il Piccolo 20-12-2001
LUBIANA I ministri per l'Energia siglano l'intesa alla presenza dei premier sloveno e croato
Ma rimane il nodo delle scorie: sarà battaglia in Parlamento
LUBIANA - Il nodo della centrale nucleare di Krsko scompare dall'agenda dei governi sloveno e croato. Ieri, i rispettivi ministri responsabili del settore energetico, Janez Kopac, titolare del dicastero per la tutela ambientale per Lubiana, e Goranko Fizulic, che coordina l'economia per Zagabria, hanno firmato l'accordo sulla gestione dell'impianto. Teatro della firma la stessa località di Krsko, alla presenza dei premier dei due paesi, Janez Drnovsek e Ivica Racan. I due governi hanno immediatamente trasferito i diritti di proprietà sulla centrale, equamente suddivisi, alle aziende nazionali per la distribuzione della corrente elettrica che hanno, a loro volta, sottoscritto il contratto di collaborazione bilaterale.
Definisce i dettagli sui finanziamenti, sullo sfruttamento della corrente elettrica prodotta, sulla manutenzione, e sul graduale smantellamento della struttura, da completare entro il 2023. Ampio e molto contestato il capitolo sulle scorie radioattive. L'intesa prevede che rimangano, per il momento, nei depositi temporanei di Krsko. Entro un anno sarà formata una commissione incaricata di curare lo smaltimento dei materiali di scarto della fusione nucleare. Ambedue i proprietari si accolleranno una parte uguale di scorie.
A suscitare malcontento nella regione di Krsko, e in Slovenia in generale, la postilla che favorirebbe pesantemente i croati. In caso di mancato accordo sullo stoccaggio definitivo dei pericolosi materiali contaminati, questi potrebbero rimanere negli attuali depositi per altri vent'anni. Il governo di Lubiana è stato invitato da numerosi parlamentari e dalla regione direttamente interessata a non firmare un accordo di questo tenore. Le trattative andavano riaperte anche su altri paragrafi, riguardanti, in particolare, la gestione finanziaria.
L'ultimo appello in tal senso è stato lanciato ieri, pochi minuti prima della firma, dal Consiglio di stato, l' organismo che rappresenta a Lubiana gli interessi regionali e delle varie sfere della società. Ha minacciato di chiedere al parlamento di non ratificare il documento. Le procedure per far entrare in vigore l'accordo su Krsko scatteranno nei prossimi giorni.