Il Piccolo 11-02-2002
POLA - Fissato per il 23 marzo prossimo a Rovigno il congresso della Dieta democratica istriana che rinnoverà i vertici
Ma potrebbe presentarsi un terzo candidato alla presidenza: Stevo Zufic
Intanto il leader si mette al computer e per un'ora e mezza «chatta» attraverso Internet in quattro lingue, tra cui l'italiano, con il popolo regionalista
POLA - La Dieta democratica istriana ha fissato la data della sua convention elettorale per il prossimo 23 marzo a Rovigno. Sarà una vera e propria conferenza programmatica, che determinerà il futuro assetto organizzativo e politico del partito regionalista. Verranno innanzitutto rinnovati gli organismi dirigenti: presidenza, vicepresidenza e comitato dei garanti. La lotta per la leadership si svolgerà attorno a due o tre figure e ai rispettivi schieramenti. Promettono battaglia il presidente uscente Ivan Nino Jakovcic, che si è già detto sicuro di portare a casa la vittoria, e il suo unico avversario «ufficiale», almeno fin'ora, vale a dire il vicepresidente del partito, nonchè assessore regionale all'amministrazione pubblica, Marino Folo. Potrebbe entrare in corsa anche l'attuale presidente dell'Assemblea regionale Stevo Zufic. Una delle dieci sezioni della Dieta di Parenzo ha già provveduto a candidarlo. Lui però non ha ancora sciolto la riserva.
In attesa dello «scontro finale», Jakovcic intanto si mette di fronte al computer per chattare con gli istriani. Venerdì sera, nella sua veste di Presidente della Regione, ha risposto alle domande che gli sono state poste via Internet da tutta la penisola. Non era comunque una prima assoluta. Infatti, aveva già chattato con i cittadini alcuni mesi fa. Durante l'incontro virtuale, durato un'ora e mezza, il presidente istriano si è espresso in libertà su una vasta gamma di materie.
Alla domanda: «Ma chi è questo signor Folo che vorrebbe fare le scarpe al proprio capo?». Jakovcic ha risposto: «Marino Folo è un membro della Dieta democratica istriana che ha deciso di candidarsi a presidente del partito. Secondo me, in questo non c'è nulla di male». Su richiesta di un partecipante ha accennato anche al proseguimento dei lavori dell'Ipsilon, la superstrada istriana che dovrebbe venir completata entro la stagione estiva del 2004. «I tempi sono strettissimi - ha detto Jakovcic -. Se i lavori non partiranno entro quest'anno, saremo costretti a scagliarci contro il Governo». Il presidente ha precisato inoltre che non intende tornare a far parte dell'esecutivo del premier Racan. Come si ricorderà, l'anno scorso la Dieta democratica era uscita dalla coalizione di governo e Jakovcic aveva abbandonato la poltrona di Ministro per le integrazioni europee.
Il leader dietino ha parlato, o meglio chattato, anche della possibilità di costruire un nuovo ospedale a Pola, un progetto da realizzare entro il 2005. Non sono mancate le domande, serie e meno serie, sull'autonomia dell'Istria. «Credo profondamente in questa idea - ha affermato Jakovcic -. L'autonomia è necessaria».
E poi una provocazione: «Pensa che l'Istria, un giorno, farà parte integrante dell'Italia?». «L'Italia è un Paese bello, un caro vicino di casa», è stata la laconica risposta. Nel corso del dialogo in Rete si è scoperto che il leader dietino parla e scrive, anche se non proprio bene, in quattro lingue straniere, tra cui l'italiano, non conosce i Pokemon (il che non è poi così grave, anzi, è un punto a suo favore), e che ama la Ciciaria, in cui andrebbe a vivere appena possibile «se ci fosse rimasto un villaggio da acquistare», ha concluso con un tocco di autoironia in riferimento ai suoi problemi giudiziari per l'acquisto del villaggio di San Giorgio.
Italo Banco