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Il Messaggero Veneto 12-05-2002

«L'ex sindaco fotografa i ritardi della Cdl»

Tesini (Ds): così si rafforza il fronte di chi vuole realizzare le riforme

TRIESTE - Il capogruppo regionale dei Ds, Alessandro Tesini, saluta la scesa in campo della Lista Illy che rafforza la coalizione per il referendum. «Lo schierarsi della Lista Illy su autonomie e federalismo in vista del 2003 aiuta alla chiarezza, mobilita energie nuove, apre a prospettive interessanti». Contrariamente a certi nervosismi pre-elettoralistici, secondo Tesini «la Lista Illy si rivolge all'articolato panorama delle liste civiche con ragionamenti e proposte netti e inequivocabili: i ritardi delle riforme sono precisamente individuati, le responsabilità puntualmente attribuite alla Cdl, gli obiettivi richiesti senza confusione né ambiguità».

«L'autonomismo, cosí come l'ambientalismo - spiega Tesini - non può essere utilizzato come prerogativa esclusiva di una progettualità politica che, in ragione di ciò, pretende di eludere la scelta di collocarsi nell'alternanza tra centrodestra e centrosinistra. L'autonomismo è una componente essenziale del pensiero e del programma delle forze politiche democratiche e riformiste. Sicuramente appartiene ai Ds, oggi in Friuli coinvolti con Sdi e Pdci proprio nell'aggiornamento dell'autonomismo della sinistra riformista».

A parere di Tesini «Chi si accorge solo dopo quattro anni di ininterrotto governo regionale della Cdl che le riforme non hanno fatto alcun progresso e che, anzi, siamo in presenza di palesi azioni di riaccentramento, nasconde una mistificazione di comodo. La Cdl non solo ha subito, senza crederci, la legge 15, ma ne ha contestato dall'inizio spirito e potenzialità. Di fronte a tutto ciò acquista un significato ancora maggiore il referendum che vuole assegnare anche ai cittadini del Friuli-Venezia Giulia la responsabilità di scegliere e verificare direttamente e con trasparenza il programma di governo, la coalizione e il suo leader».

«Emblematica della incapacità a riformare della Cdl è la discussione di questi giorni sui comprensori montani e sulla provincia dell'Alto Friuli. Dopo oltre un anno di elaborazione, la maggioranza propone un testo che ha raccolto il dissenso unanime del consiglio delle Autonomie e di tutte le amministrazioni interessate, a partire da quelle di centrodestra. Quanto alla provincia dell'Alto Firuli, a fronte della richiesta di tutti di un percorso accelerato, il tentativo maldestro è quello di affossare la legittima proposta di tutti i comuni dell'Alto Firuli con un iter inconcludente. I Ds - ha concluso Tesini - metteranno in campo ogni azione perché le attese di quei territori non siano ancora una volta mortificata e poiche le comunità e le contraddizioni della Cdl non restino prive di conseguenze».