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Il Messaggero Veneto 05-05-2002

Primo bilancio della campagna contro la legge elettorale con l'indicazione del presidente

Referendum, raccolte 18 mila firme

Il comitato del no: siamo al giro di boa, ma non basta. Oggi i banchetti allo stadio Friuli

UDINE - Quelli del comitato del no non si sbilanciano ufficialmente, perché la raccolta dei moduli è laboriosa, la sottoscrizione è capillare, ma richiede tempo per incanalare i dati, l'acquisizione dei certificati è lenta. Però, alla vigilia della grande festa per la permanenza in serie A dell'Udinese, con l'abbinamento della raccolta delle firme a piú banchetti e un pomeriggio di festa da trascorrere al vicino parco del Cormôr, trapela che il percorso referendario è giunto a metà strada. Le forze politiche che si stanno impegnando per contrastare la legge elettorale voluta dalla maggioranza della Cdl hanno in sostanza raccolto circa metà delle 36mila 400 firme necessarie, entro giugno, per chiamare i cittadini a pronunciarsi sulla scelta dell'indicazione del presidente, mentre il centro-sinistra avrebbe voluto l'elezione diretta come nelle regioni a statuto ordinario.

E' passato dunque un mese dall'inizio della campagna, che si concluderà il 27 giugno. Il comitato - si legge in una nota - aveva come obiettivo di girare la boa al primo maggio, dopo la tornata delle grandi manifestazioni. Nessuno, come si è detto, si sbilancia, ma la soddisfazione è palpabile. I banchetti sono ormai allestiti in tutte le realtà della regione, non solo nelle città maggiori - sottolineano i promotori -. Si sottoscrivono le firme nei paesi, nei mercati. Molto si deve all'impegno degli amministratori «per cui l'impressione è che gli obiettivi saranno raggiunti». Il comitato del no però preferisce rilanciare l'appello a sottoscrivere il referendum, a non dormire sugli allori, perché mancano ancora 17mila firme. Infatti c'è chi sottolinea, tra i promotori, che non ci si vuole limitare alle firme previste dalla legge, ma si vuole andare molto oltre, sia per ragioni di sicurezza, sia per motivazioni politiche e di credibilità dell'iniziativa.

A questo riguardo il comitato del no ha anticipato che nei prossimi giorni dovrebbero essere annunciate «altre importanti adesioni alla campagna referendaria» e che «si sta pensato a organizzare nuovi eventi e manifestazioni nelle realtà maggiori del Fruli tra fine maggio e i primi giorni di giugno».

Ma intanto si festeggia la permanenza dell'Udinese in serie A. «Anche i friulani - si legge in una nota del comitato - sono cittadini di serie A». Oggi, se il tempo lo permetterà, il comitato per il no alla legge elettorale regionale sarà presente allo stadio Friuli proprio con questo slogan. Avevano annunciato che avrebbero sostenuto l'Udinese e festeggiato la sua permanenza nella massima serie, anche se - dicono - i friuilani a buon diritto si aspettano di piú. E anche per questo hanno rovesciato lo slogan del comitato ("non vogliamo essere cittadini di serie B") utilizzando la coincidenza sportiva».

«I friulani - si legge ancora in una nota - come i cittadini di tutte le altre regioni d'Italia - vogliono e devno poter scegliere direttamente il programma, la coalizione e il presidente ai quali affidare il governo della Regione. Cittadini di serie A, appunto, e non mortificati nei loro dirtti». Rappresentanti del comitato del no saranno presenti con banchetti allo stadio per raccogliere le sottoscrizioni.