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Il Gazzettino 20-05-2002

Il rientro dei capitali dall'estero

Il Fisco porta a casa 500 milioni di euro

Bilancio dell'operazione chiusa il 15

Udine - Di cifre nessuno vuole parlare. Del resto i capitali rientrano nella quasi totalità da Paesi in cui il segreto bancario ha dimostrato di essere un elemento di "attrazione fatale" e nessuno vuole che i propri clienti rimpiangano di aver abbandonato quei paradisi. Ma, stimando a spanne, si lascia capire che con l'operazione "Scudo fiscale" che si è chiusa mercoledì scorso, sono rientrate in Friuli ben 500 milioni di euro, all'incirca mille miliardi di lire. Già, ma da dove ritornano i capitali? E chi li ha fatti rientrare?

"Abbottonatissimo", Ivano Masiero, responsabile di FriulAdria private banking, spiega che «per l'80\% i capitali rientrano dalla Svizzera» e che il fenomeno «è diffuso, non ha interessato solo gli imprenditori...». Così come non ha interessato solo i capitali. Nereo Terreran, direttore generale della Banca di Cividale spiega che dello Scudo fiscale hanno usufruito «le tipologie più disparate di clienti» e che si è assistito anche a «regolarizzazione di immobili posseduti e di partecipazioni azionarie detenute all'estero». Area di rientro? «Svizzera e Austria per il capitale, per gli immobili anche Paesi Bassi e Gran Bretagna». Ma hanno fatto rientro in Italia anche holding lussemburghesi di azionisti italiani proprietari sconosciuti sinora, dall'estero, di società italiane.

Ma si sono regolarizzate anche operazioni di ingegneria finanziaria che hanno meravigliato gli stessi operatori. L'effetto dello Scudo fiscale - rileva Luciano Di Bernardo, responsabile dell'area Triveneto di Rolo-Banca del Friuli - ha fatto segnare una forte ripresa soprattutto nell'ultimo periodo: «I capitali rientrano in particolare da Svizzera e Lussemburgo». Chi ha usufruito dello Scudo fiscale? L'intero mondo delle Piccole e medie imprese, che hanno visto nella legge un toccasana. Ottima la risposta anche secondo la Crup che rimarca di aver avuto "moltissime richieste". I Paesi di rientro? "I soliti", Austria compresa.

«È anche vero - commenta Lorenzo Di Tommaso, direttore generale di Hypo Alpe Adria bank Italia, che fa parte del Gruppo austriaco Hypo Alpe Adria Bank - che negli Anni '90, quando Amato introdusse la tasse sul conto corrente, a Klagenfurt gli istituti di credito venivano frequentati anche dalle massaie... Ebbene, anche i capitali delle casalinghe hanno preso la via del ritorno». Di Tommaso, che sostiene che il rientro di capitali è soprattutto orientato agli investimenti in attività produttive, conferma che lo Scudo fiscale ha riguardato anche la regolarizzazione di posizioni all'estero.

M.F.G.