Il Piccolo 29-01-2002
Un convegno delle Università di Trieste e di Udine affronterà il delicato e attuale problema con la partecipazione di esperti a livello internazionale.
Si chiama «Comunicazione, il potere di ricostruire realtà. Laboratorio sulla gestione della comunicazione dei conflitti» il convegno organizzato in sinergia tra l'Università di Udine e Trieste e che si terrà a Gorizia il 26 e 27 febbraio. Le due giornate di studio hanno creato molta attesa e tante aspettative negli ambienti scientifici che si occupano di comunicazione oltre che per l'attualità dei temi che saranno affrontati, anche per l'alto livello dei seminaristi che vi parteciperanno.
Si tratta infatti di nomi di spicco del panorama giornalistico italiano nonché di esperti nel settore delle pubbliche relazioni che contribuiranno a dare al convegno una connotazione altamente ed esclusivamente scientifica. Si annunciano tra l'altro le presenze di Toni Muzzi Falconi, presidente di Federazione relazioni pubbliche italiana, di Ennio Remondino, Marco Deriu, Adel Jabbar, Brunetto Salvarani, Virgilio Violo e Lucio Caracciolo.
Gli obiettivi della due giornate di studio sono sostanzialmente tre. Prima di tutto si punta a creare un laboratorio di idee, discussione e studio sul tema della comunicazione e sulle sue potenzialità, ed in particolare sulla gestione della comunicazione nei conflitti. In questo senso si evidenzia il minimo comune denominatore tra i due corsi di laurea degli atenei regionali presenti a Gorizia, vale a dire Relazioni pubbliche e Scienze internazionali e diplomatiche, che hanno realizzato l'iniziativa. In secondo luogo, va messa in risalto proprio la positiva collaborazione tra le due università, concretizzatasi in una piattaforma scientifica che fa da base per un appuntamento realizzato oltretutto da un comitato studentesco misto.
Valorizzare le idee e le proposte che arrivano dagli studenti per gli studenti stessi e per la cittadinanza, infine, è un importante obiettivo dell'università moderna cui punta il seminario e che collima con gli orientamenti formativi. Gorizia, in questo senso, risponderà certo con entusiasmo. Nel corso del convegno verranno inoltre considerate, tramite alcuni casi emblematici, possibili effetti della comunicazione sulla storia dei rapporti tra individui, popoli e culture. Il meeting intende anche essere una occasione per testimoniare la solidarietà a tutti i giornalisti impegnati sul fronte di tutte le guerre, anche quelle più dimenticate, e per ricordare in particolare i professionisti che in nome della cronaca hanno donato la loro vita come Antonio Russo, il giornalista morto in Cecenia, Ilaria Alpi, uccisa in Somalia ed altri come loro. A tutti questi eroi moderni verranno intitolati gli atti e riservato un particolare ricordo.
A questo proposito è bene ricordare che responsabile dell'organizzazione del convegno e come tali unici delegati alla comunicazione su questa iniziativa sono Renata Kodilja per l'ateneo friulano e Piergiorgio Gabassi, per quello triestino, mentre del comitato organizzativo fanno parte le studentesse Antonella Spada, Chiara Marchetti, Sara Famiani, Maria Marelli. Il seminario si svolgerà come detto il 26 e il 27 febbraio in due giornate. La prima, dal titolo «Costruire comunicazione» e coordinata dagli studenti di Relazioni pubbliche, si terrà al Kulturni Dom di via Brass dalle 9.15 alle 13 e dalle 14 alle 16, mentre dalle 21 sarà proiettato il film «Wag the dog» (Sesso e potere) con Dustin Hoffmann e Robert De Niro. La seconda giornata, coordinata dagli studenti di Scienze internazionali e diplomatiche dal titolo "Europa e Islam, dialogo impossibile?", si terrà invece all'Auditorium della Cultura Friulana di via Roma dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16 e alle 21 ci sarà la proiezione di un altro film.