Il Piccolo 29-01-2002
L'ex generale Norac e altri cinque accusati di aver eliminato decine di serbi
FIUME - È finalmente cominciato ieri al Tribunale regionale fiumano, dopo sei tentativi andati a vuoto, il processo a carico del cosiddetto gruppo di Gospic, accusato di crimini di guerra commessi contro civili di etnia serba in Lika alla fine del 1991, e dunque in pieno conflitto. Dopo che per mesi il procedimento aveva stentato a entrare nel vivo per l'atteggiamento ostruzionistico del primo accusato Tihomir Oreskovic, ieri è stato possibile leggere ai cinque imputati il voluminoso atto d'accusa, dossier che il sostituto del Procuratore di stato conteale, Doris Hrast, ha letto per ben un'ora. Tutti hanno dichiarato di aver capito il testo, ma di non ritenersi colpevoli. In precedenza, tanto per non perdere l'inveterata abitudine, Oreskovic aveva tentato nuovamente di arenare il tutto con una richiesta di ricusazione nei confronti del presidente della Corte, il giudice Ika Saric, nonché del presidente del Tribunale regionale fiumano, Veljko Miskulin.
A suo modo di vedere, la Saric avrebbe a più riprese esternato antipatia nei suoi riguardi, danneggiandolo in alcuni frangenti, mentre Miskulin avrebbe tollerato tale comportamento. Preso atto dell'ennesima richiesta di ricusazione, la Saric ha sospeso il dibattimento per circa un'ora e alla sua ripresa ha bocciato la richiesta, rilevando che non sussistevano gli estremi per convalidarla. A quel punto nuova e plateale trovata di Oreskovic che ha comunicato di cominciare uno sciopero della fame. «La mia richiesta è stata respinta e allora mi rivolgerò alla Corte suprema e alle istanze internazionali - ha dichiarato - d'ora in poi rifiuto il cibo e non voglio alcuna assistenza medica». Il processo riprenderà stamani. Ricordiamo che il generale in pensione Mirko Norac, il citato Oreskovic, e poi Milan Canic, Stjepan Grandic e Ivan Rozic sono accusati per aver ucciso non meno di 42 civili serbi nelle località di Lipova Glavica, Pazariste e Karlobag, esecuzioni sommarie che avvennero nell 'autunno del 1991, mentre in Croazia infuriavano i combattimenti tra le truppe di Zagabria e i ribelli serbi (spalleggiati dall'ex Armata jugoslava) della defunta Krajina di Knin.
Sempre per restare in tema di sciopero della fame, sette gli spalatini che da giorni rifiutano il cibo per protestare in questo modo contro il processo a carico di altrettante persone, accusate di crimini di guerra per quanto perpetrato nella caserma spalatina di Lora. Dieci anni fa, nell'impianto militare vennero trucidati numerosi prigionieri di guerra serbi, uccisioni di cui all'epoca sarebbe stata a conoscenza la leadership accadizetiana, guidata dal defunto presidente Franjo Tudjman. Secondo gli «scioperanti», che intendono conservare l'anonimato, i sette accusati di crimini di guerra sarebbero del tutto innocenti.
a.m.