Il Gazzettino 08-02-2002
«I recenti fatti di cronaca costringono i Radicali a prendere atto, con indicibili disgusto e incredulità, che gli episodii d´intolleranza verso gli omosessuali non sono relegabili alle pagine ingiallite dei libri di storia inquisitoriale, ma che esistono ancora dei nefandi retaggi di questa tradizione, che noi avremmo voluto estinta». È la nota, firmata da Arianna Nadalutti, sul caso Gella. «L´associazione - prosegue - si è vista costretta a non rendere più pubblico il luogo delle proprie riunioni.
La sua sede a Fiume Veneto ha subito un incendio, atti vandalici e vari tentativi di furto nell´arco di un mese. Le forze dell´ordine hanno mancato di sollecitudine, favorendo così il clima d´intolleranza.
Ma fino a che punto è sensato colpevolizzare le forze dell´ordine, se queste non fanno altro che rappresentare uno Stato che per primo non riconosce pari diritti e pari dignità legislativa? La grande colpa delle coppie omosessuali è di non rientrare nell´angusto modello della coppia cattolica: fedele, monogamica, rigida. I Radicali rappresentano l´unico movimento che non ha mai messo in discussione il suo laicismo, a tutela non solo degli atei o agnostici, ma anche dei credenti veri».