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Il Messaggero Veneto 06-12-2001

Fincantieri, privatizzazione più vicina

Il rinnovamento avviato da Guarguaglini. Il vicedirettore generale Testa lascerebbe l'incarico

MONFALCONE - Per la Fincantieri si avvicina l'anno della privatizzazione. Secondo l'amministratore delegato Guarguaglini il 2002 sarà decisivo per l' ingresso dei privati nella società. Ma, intanto, nell'azienda di Monfalcone è stato e deciso anche un avvicendamento al vertice che segnerà una svolta. Il vicedirettore generale Giancarlo Testa, che fu a capo del cantiere di Monfalcone e poi della divisione mercantile del gruppo, starebbe per lasciare il suo incarico.

Ufficialmente l'addio di Testa, per anni ai vertici della mappa del potere in Fincantieri, sarebbe legato al raggiungimento del 65° anno d'eta, ma le voci interne all'azienda dicono che la sua sarebbe il primo, e forse non ultimo, cambiamento nella fase finale che precede la grande privatizzazione della più importante azienda cantieristica nazionale. Una rivoluzione condotta con decisione da Pierfrancesco Guarguaglini che in poco più di due anni di lavoro ha portato l'azienda da un buco di bilancio di quasi 1000 miliardi a un attivo di quasi 60, vicino al 10% del capitale, con un pacchetto ordini fra civili e militari che darà lavoro ai bacini per oltre cinque anni.

Con il suo arrivo Guarguaglini ha progressivamente avvicendato i manager della precedente gestione di Corrado Antonini, rimasto in azienda come presidente del consiglio di amministrazione, affidando loro ruoli di prestigio, ma di minore valenza operativa. Le redini di Fincantieri sono state prese da un gruppo di tecnici di valore provenienti da Finmeccanica, l'azienda di cui Guarguaglini è stato uno tra più importanti dirigenti. Anche le strutture operative si stanno progressivamente rinnovando con uno snellimento della corporate centrale e un rafforzamento delle direzioni di business. Meno burocrazia insomma e più capacità di stare sul mercato.

Oggi siamo alla svolta finale di questo importante cambio di identità. Nei giorni scorsi il presidente del comitato dei liquidatori dell'Iri, Piero Gnudi, ha confermato che con il prossimo anno la Fincantieri si avvierà verso la completa privatizzazione. Con la fine della partecipazione statale Fincantieri dovrà dimostrare di poter competere ad armi pari in un mercato difficile e sempre più globalizzato come quello della grande cantieristica navale. Le premesse positive ci sono tutte. Al grande successo delle super-navi da crociera, realizzate nei cantieri di Monfalcone e destinate alle maggiori compagnie di navigazione del mondo, si è accompagnato nell'ultimo periodo ad un vero e proprio boom di commesse nel settore militare. Nel luglio scorso sono infatti iniziati nei cantieri di Riva Trigoso, in provincia di Genova, i lavori di costruzione della nuova ammiraglia della flotta italiana una portaerei con una stazza di circa 22 mila tonnellate, una lunghezza di circa 235 metri e una velocità non inferiore ai 29 nodi, capace di ospitare quasi 1300 persone di equipaggio.

Alla costruzione della nuova unità maggiore si affianca, nei programmi di ammodernamento della Marina, quella di due unità di pattugliamento di altura, di un'unità polivalente, di quattro unità minori combattenti, delle due fregate antiaeree Orizzonte e di due sommergibili classe U212 A. Di grande importanza ha pure la realizzazione di cinque nuovi pattugliatori classe Saetta in costruzione per la Guardia Costiera. Su quest'ultima classe di navi si punta in particolare per tentare una penetrazione nei mercati esteri. Molte marine militari, tra cui quella greca, hanno mostrato grande interesse per questo mezzo dalla grande versatilità d'impiego e dai costi relativamente contenuti.

Di grande importanza, per i possibili sviluppi commerciali, anche il progetto del nuovo passenger car ferry commissionato dalla società francese Sncm (Société nationale maritime Corse Méditerranée). Di particolare rilievo il fatto che questa unità, unica nel suo genere, privilegia l'abitabilità e le aree pubbliche rispetto alle zona garage, dal momento che in determinati periodi dell'anno sarà usata per effettuare mini crociere. La nave, 44.500 tonnellate di stazza lorda, è lunga 176 metri, larga circa 30 e trasporterà fino a un massimo di 2.400 passeggeri, e fino a 700 automobili. Sarà inoltre dotata di 3 ristoranti, sala di intrattenimento, sala conferenze, discoteca, negozi, piscina, solarium e ponte elicotteri. Il processo di riordino e rilancio di Fincantieri è stato però caratterizzato da un significativo calo la forza lavoro, passata da 9.555 del giugno 2000 a 9.371 dipendenti al termine del primo semestre 2001.

Andrea Romoli