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Il Messaggero Veneto 18-05-2002

Sono quasi 4 milioni gli italiani che vivono all'estero

Emigrati, Friuli-Venezia Giulia al primo posto nel Nord Italia

ROMA - Sette italiani su cento vivono all'estero: un "esercito" di nostri connazionali nel mondo che sfiora i 4 milioni di persone. E al Nord il Friuli-Venezia Giulia è la regione con la maggior incidenza di emigrati: il 13,8%. Ma, in generale, gli italiani che hanno espatriato sono prevalentemente dal Mezzogiorno e risiedono soprattutto in altri paesi europei. I dati, aggiornati al marzo scorso, emergono da una ricerca effettuata dalla Fondazione Migrantes e dalla Caritas di Roma e saranno presentati oggi a Londra in occasione del convegno Gli italiani in Gran Bretagna e nel mondo, promosso anche dal Cnel con il patrocinio dell'Ambasciata e del Consolato d'Italia.

L'indagine scatta anche l'istantanea della famiglia-tipo dell'italiano all'estero: è composta in media da 1,3 membri, ma mezzo milione di persone (per lo più in età avanzata) vive solo. Al 7% di italiani emigrati - una percentuale inferiore, fa notare il Cnel, rispetto agli stranieri presenti nel nostro paese, che incidono del 3% sulla popolazione residente - si aggiungono coloro che hanno acquisito una nuova cittadinanza, compresi i figli nati sul posto, i nipoti e i pronipoti. Si calcola che il totale degli oriundi sfiori i 70 milioni. Se l'Europa è la meta di oltre la metà degli italiani che si trasferiscono all'estero (55,5%, pari a 2 milioni 214 mila 882 persone), il 30,2% (1 milione 205 mila 228) sceglie l'America Latina, l'8,8% (352 mila) l'America del Nord, il 3,1% (124 mila 733) l'Oceania.

Su 10 connazionali sparsi nel mondo, quindi, 6 risiedono nel nostro continente, 3 in America Latina e 1 tra Stati Uniti, Canadae Australia. I maggiori insediamenti storici italiani si trovano nei paesi più industrializzati, mentre è ridotta la presenza di connazionali in Africa (67 mila 755, pari all'1,7%, di cui ben 39 mila 237 concentrati in Sudafrica) e in Asia (25 mila 697, pari allo 0,7%) e, in particolare, nelle aree dalle quali proviene il maggior numero di immigrati in Italia.

Ma quali sono i paesi di destinazione? Al primo posto si colloca la Germania (con 698 mila 799 presenze italiane), seguita da Argentina (601 mila 658), Svizzera (525 mila 383) e Francia (379 mila 749). Un secondo gruppo di Stati, poi, ospita da 100 a 300 mila italiani: Brasile (300 mila 323), Belgio (281 mila 17), Stati Uniti (214 mila 676), Gran Bretagna (156 mila 776), Venezuela (134 mila 678), Canada (137 mila 324) e Australia (122 mila 843). L'Europa, e in particolare la Germania, costituisce la terra d'elezione per i meridionali, accanto all'America del Nord e all'Australia, mentre in America Latina sono meglio rappresentate le regioni centro-settentrionali.

L'emigrazione, conferma l'indagine, è soprattutto un fenomeno del Sud. Dal Mezzoggiorno proviene infatti, nel complesso, più della metà degli italiani nel mondo (59,8%). I dati danno la dimensione del fenomeno: al Sud ogni 100 abitanti 11 emigrano, mentre nel Centro-Nord il rapporto si dimezza. Le regioni centrali sono quelle «meno abbandonate» del paese. Rispetto alla popolazione residente, le regioni più segnate dall'emigrazione sono: al Sud il Molise (22%), al Centro le Marche (6%) e al Nord il Friuli-Venezia Giulia (13,8%). Se si considerano però quelle più rappresentate, sul totale degli italiani all'estero, il primo posto spetta ai siciliani (con il 17,9%, pari a 2 emigranti su 10, si tratta della regione più presente in Germania, Francia, Belgio e Usa). I più restii a muoversi sembrano invece essere i valdostani, con lo 0,2% di emigrati.