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Il Piccolo 24-06-2002

Esattamente un anno fa la grande notte del Centrodestra che, con Fabio Scoccimarro di Alleanza nazionale, conquistò anche la presidenza della Provincia

Nel Dipiazza-day il commercio medita sul futuro

Secondo il sondaggio Il Piccolo-Swg questo è l'unico comparto in cui l'attuale amministrazione è efficace

I grandi centri commerciali da radicare nel territorio comunale, pena la perdita secca della partita dura con la concorrenza che assedia la città. Le agevolazioni fiscali a vantaggio di quei commercianti che reinvestono nelle proprie aziende. Un intreccio sempre più stretto e strategico fra commercio e turismo...

Questi e tanti altri sono i capitoli la cui discussione il presidente della Camera di commercio (nonché dell'Unione commercianti) Antonio Paoletti proporrà questo pomeriggio, nella sala Illiria della Stazione marittima, a quanti parteciperanno all'assemblea generale della Confcommercio cittadina. Temi importanti per la categoria. Una categoria che, ribadisce Paoletti parafrasando il titolo dell'incontro, rappresenta per la città un «motore» capace di dare occupazione a 40 mila persone (turismo, servizi e terziario compresi), ovvero al 17% della popolazione locale e al 40% di quella lavorativa. Un'attività da cui scaturisce il 41% del pil provinciale. Dati sufficienti, sottolinea ancora una volta Paoletti, per avanzare richieste precise. Da tempo infatti il presidente camerale e gli esponenti delle altre organizzazioni di categoria vanno annotando la necessità di sostenere al massimo - con tutta una serie di provvedimenti che partono dall'arredo urbano per giungere all'imprescindibile condizione dei parcheggi - un comparto che dicono in crisi più o meno profonda.

Eppure i dati del sondaggio effettuato dalla Swg per il Piccolo dicono di una cittadinanza che, se complessivamente rimanda a settembre l'operato della giunta Dipiazza, a sorpresa - perché in controtendenza rispetto a tutti gli altri settori considerati - giudica l'operato di questa amministrazione a favore del commercio nettamente migliore di quanto realizzato dalla squadra degli illyani. Il 32% degli interpellati ritiene infatti che la Casa delle Libertà abbia operato bene: nel marzo 2001 a rispondere in questi termini era stato appena il 26%.

Le interpretazioni di questo dato possono essere diverse: psicologia spicciola (Dipiazza nasce commerciante, per il commercio saprà di certo che fare...), continua attenzione proclamata dalla giunta in materia di pedonalizzazioni e parcheggi, e ancora i centri commerciali di cui assai si parla... Quanto a Paoletti, il presidente camerale si dice «piacevolmente sorpreso» ma in verità anche un po' «perplesso» su quanto emerge dal sondaggio. Perché a dirla tutta «non è proprio che si siano fatte molte cose... Diciamo che si sta parlando di cose da fare, ed è questo, probabilmente, che la gente percepisce e apprezza».

Il commercio come tema centrale, insomma. Ma soltanto a parole? «Diciamo che con Dipiazza - ma solo con lui - ho avuto sin dall'inizio un buon rapporto. Da sei mesi a questa parte però - dice Paoletti - il dialogo si è fatto più aperto anche con gli assessori, con Bucci (il titolare del commercio, ndr) in particolare. Però al dialogo siamo rimasti...»

La diagnosi di Paoletti, insomma, è limpida: «Lo dirò anche in assemblea, abbiamo capito che questa amministrazione ci darà una mano per il rilancio del commercio, ma in questo momento siamo fermi. Noi come Confcommercio vigileremo sui risultati che vogliamo arrivino non domani, ma subito. Un anno di governo è poco ma neanche tanto... Adesso chiediamo fatti.» E tra i nodi da sciogliere con maggiore urgenza, ribadisce Paoletti, c'è quello dei parcheggi: «La giunta Dipiazza ne ha bloccati cinque, ma il sindaco ci ha presentato il piano nuovo. Ne abbiamo preso atto».

E a proposito di parcheggi, a Dipiazza (atteso in assemblea) Paoletti riproporrà questo pomeriggio pubblicamente un tema già espresso in una lettera ufficiale: «Sì, gli chiederò di riaprire il discorso del parcheggio di piazza del Ponterosso. Pensando magari a soli due piani sotterranei e non a cinque...» Il fronte si può riaprire, precisa Paoletti, perché di indicazioni definitive da parte del ministero, dopo il blitz del non più sottosegretario Vittorio Sgarbi, non ne sono mai giunte; ma anche perché per ora di siti alternativi a Ponterosso non se ne vedono.

Di temi e di richieste, insomma, i commercianti questo pomeriggio ne avanzeranno molti. Ma il pensiero, per ora, vuole restare ancorato al positivo. Paoletti, sondaggio Swg alla mano, la mette così: «Questo gradimento espresso dai cittadini per l'operato di Dipiazza nel campo del commercio sia da sprone a realizzare quanto prima le promesse».

p.b.