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Il Messaggero Veneto 14-05-2002

Cooperazione tra Italia e Slovenia: progetti al via per 7 milioni di euro

TRIESTE - Dalla salvaguardia ambientale e naturalistica alla valorizzazione delle risorse montane, dalla pianificazione territoriale all'orientamento scolastico e professionale. Rispondono a questi argomenti i primi sei progetti, presentati dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, che il cosiddetto Comitato misto di pilotaggio, di cui fanno parte i rappresentanti della Ue, di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Slovenia, ha recentemente approvato nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg III A-Phare CBC Italia/Slovenia 2000-2006.

Complessivamente, i sei progetti approvati (tutti quelli presentati dal Friuli-Venezia Giulia) saranno finanziati con oltre 7,7 milioni di euro, pari a circa 15 miliardi di lire. Il primo progetto, che vede la collaborazione tra il Laboratorio di Biologia Marina di Trieste e gli Istituti di Biologia di Venezia e Pirano, intende proseguire sino al 2006 gli studi già avviati negli anni passati per l'analisi del sistema marino altoadriatico, con particolare riferimento ai fenomeni delle maree colorate, delle fioriture algali e della presenza di masse gelatinose, e la successiva creazione di un "Sistema informativo territoriale" sull'ecosistema del Golfo di Trieste.

Le tre Comunità montane della Val Canale-Canal del Ferro, Meduna e Cellina, Valli del Natisone, d'intesa con il Club alpino sloveno, collaboreranno invece per la ristrutturazione a centro didattico della "Casa Alpina" di Valbruna (del Cai XXX Ottobre di Trieste), che opererà poi in sinergia con gli analoghi centri di Mojstrana, nel Parco del Tricorno, e di Glocknerhaus, sul Grossglockner, per promuovere il turismo ambientale, l'alpinismo e la speleologia. Inoltre il programma di lavoro prevede anche l'adeguamento e la ristrutturazione dei rifugi Grego a Tarvisio, Grauzaria a Moggio, Pelizzo a Savogna, Nordio a Pontebba, nonché dei bivacchi Perugini e Frisacco nel parco delle Dolomiti Friulane.

E sempre in ambito montano, il terzo progetto (concordato tra gli altri da Regione Friuli-Venezia Giulia, Istituto faunistico regionale, ministero delle Foreste della Slovenia ed Università di Lubiana) prevede la costituzione lungo il confine italo/sloveno di una rete di monitoraggio per il controllo di diverse specie faunistiche. Direzione regionale dell'Agricoltura, Provincia di Pordenone, Università di Udine e Lubiana saranno poi impegnate in un importante programma di miglioramento del settore agro-zootecnico nelle aree montane della fascia confinaria italo-slovena.

Riguarda invece la sperimentazione e la definizione di nuove procedure per il rilevamento del terreno e per la gestione di banche dati territoriali il progetto che coinvolgerà il Servizio regionale autonomo per lo Sviluppo della Montagna, l'ateneo di Udine e l'Istituto geodetico sloveno di Lubiana, mentre diversi uffici dell'Amministrazione regionale, l'Ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia, le Università di Trieste ed Udine, gli Istituti per l'Impiego e per l'Istruzione della Slovenia coopereranno per l'attuazione di un progetto transfrontaliero di orientamento scolastico.