Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Link | Novità | Rassegna stampa | Comunicati stampa



Il Messaggero Veneto 30-03-2002

La Confartigianato: il Testo unico importante strumento di sviluppo

UDINE - «Naturalmente non sono solo le leggi a garantire lo sviluppo, ma è sicuramente vero che possono favorirlo o rallentarlo. Il Testo unico sull'artigiano, approvato dal consiglio regionale, è uno strumento che sosterrà le nostre imprese». A dichiararlo convintamente sono il presidente della Federazione regionale degli artigiani del Friuli - Venezia Giulia, Fulvio Bronzi, i vicepresidenti Carlo Faleschini e Silvano Pascolo e il segretario regionale Maurizio Lucchetta. È una dichiarazione particolarmente importante se si pensa che solo pochi giorni fa, in sede nazionale, la Confartigianato aveva sollevato il problema dell'eccesso di burocrazia che soffoca le imprese e proposto un nuovo "patto" con la pubblica amministrazione, governo e regione.

Il Testo unico è un provvedimento «che interessa 30 mila imprese artigiane e un comparto trainante per l'economia regionale - ricordano dalla Confartigianato del Friuli - Venezia Giulia - ed è uno strumento normativo che semplifica il quadro di riferimento, accorpando oltre una settantina di altre leggi, e che si contraddistingue per le nuove opportunità che si offrono, dalla valorizzazione degli antichi mestieri alla possibilità di costituirsi in srl alla nascita dei distretti».

«Finalmente aggiungono - questo atteso quadro normativo vede la luce. Il nostro ringraziamento va all'assessore Giorgio Venier Romano, al presidente Renzo Tondo, che nelle sue precedenti vesti di assessore all'artigianato ne aveva avviato l'iter, ai componenti la commissione che hanno rivisto il testo, al Consiglio regionale che lo ha celermente approvato». «Questa legge - aggiunge il segretario regionale Maurizio Lucchetta - è stata frutto di un articolato confronto fra la regione e le associazioni maggiormente rappresentative; questo ha consentito di elaborare un testo che tenesse conto delle diverse esigenze espresse dal comparto e rivalutasse il ruolo della rappresentanza associativa».