Trieste

(rg) Mescola un po' di partiti e, in dosi uguali, un po' di società civile. Aggiungi due sindacalisti e un uomo delle Acli. Ed ecco, pronto ad essere servito all'opinione pubblica, il comitatone referendario per il "No". Quello che, in novanta giorni, deve raccogliere 36.405 firme e, subito dopo, convincere i cittadini a bocciare la legge elettorale regionale e resuscitare il governatore affondato dal Palazzo.

La ricetta del successo, con dosi accuratamente specificate, è stata ultimata ieri a Trieste: all'incontro, propedeutico all'odierna istanza di referendum, molti partecipanti. Tutti ulivisti. Dai ds Ds Carlo Pegorer e Sandro Tesini ai verdi Mario Puiatti ed Elia Mioni, dalle margherite Cristiano Degano, Giancarlo Moretton e Flavio Pressacco agli sdi Giorgio Baiutti e Alessandro Dario e ai cossuttiani Antonino Cuffaro e Paolo Fontanelli. Ebbene, dopo l'ultimo incontro, gli ulivisti delineano l'assetto del comitato: ci saranno una ventina di promotori e un numero libero di aderenti. Più o meno illustri.

Sono otto i posti da promotore - nel nascente comitato regionale disciplinato da statuto, dotato di un budget che dovrebbe raggiungere i 200 milioni di lire e destinato a figliare comitati provinciali - riservati agli uomini di partito. Due ai diessini e due alla Margherita, uno ciascuno a Sdi, Pdci, Verdi e Italia dei Valori: già certa la presenza di Baiutti, Tesini, Pegorer, Moretton, Pressacco. Gli altri decideranno oggi.

Ma una quota "paritetica" di posti è riservata agli esponenti della società civile: ci sono, nella lista, Silvio Cosulich e G. Stavolo Santarosa, Bruno Malattia e Giuseppe Liani, Alessandro Culot e Daniela Lucchetta, nonché Paolo Zamò. Poi, a chiudere, ci sono tre posti speciali a misura di Paolo Pupulin e Luca Visentin, segretari di Cgil e Uil, nonché dell'aclista Franco Codega. Infine, tra gli aderenti al comitato, Roberto Grandinetti, Massimo Giacomini, Renato Calligaro, Domenico Cocco Palmerio, Piero Zanfagnini, Agostino Maio. E, ancora, Enzo Gasparutti, Sergio Zaia, Franco Quadrifoglio, Luigi Bonfanti.