Purtroppo non ero presente alle riunioni di Udine perchè convocate in entrambi i casi in giornate in cui non potevo esserci. Non credo che il pensiero di Marco Gentili abbia bisogno di particolari spiegazioni o difese d'ufficio, però credo di aver capito che quello che ci vuole dire non è che la scelta si pone tra il non fare nulla e il fare tutto, quanto piuttosto che dimostrare fin dall'inizio (questo il senso dei 4 gatti in consiglio regionale) che il tiro dell'inizitiva è basso, e che non muove nulla se non la nostra necessità di farci vedere, rischia non solo di non dare risultati, ma di escluderci ulteriormente dal dibattito.

La forte contrapposizione non può, effettivamente, che derivare dal mettere subito in campo qualcosa di pesante, ovvero una "schiera" di maggioritari e presidenzialisti, se ancora ne esistono. Non si tratta di fare brutte figure, ma di non contare nulla, non rappresentare un'alternativa percorribile e quindi, di fatto, non offrire strumenti ai cittadini che la pensano come noi e non far temere a polisti o illyani che il nostro impegno possa creargli qualche difficoltà, qualche reale necessità di confronto.

Non credo nemmeno, come dice Stefano, che Marco non abbia proposto nulla di alternativo o che voglia mangiare pizze a udine per i prossimi mesi (non è la giornata migliore per parlare di cibo..). La responsabilità a cui siamo richiamati mi pare chiara, così come le cose che propone di fare. A ciascuno poi la scelta di raccolgiere o meno le sollecitazioni. Un saluto a tutti.