Il Piccolo 15-02-2002
TRIESTE - Il Consiglio dei ministri nella seduta di ieri ha approvato il regolamento con il quale viene formalizzata l'istituzione del Comitato paritetico per i problemi della minoranza slovena, organismo deputato all'applicazione della gran parte delle disposizioni contenute nella legge di tutela. L'attesa dunque non è andata delusa, anche se arriva a cinque mesi dalla scadenza fissata dalla legge. Il presidente della giunta, Renzo Tondo, a Roma per seguire la riunione del governo, può dirsi soddisfatto per questo primo passo che prefigura la piena applicazione della tutela. Nonostante la decisione presa ieri dal governo, che diventerà decreto del Presidente della Repubblica ed entrerà in vigore dalla data della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, non sono stati ancora ufficializzati 10 dei 20 membri che dovranno far parte del Comitato. Una questione sulla quale la minoranza promette battaglia se non verranno accolte le designazioni di sua competenza.
Il Regolamento stabilisce che la prima riunione del Comitato sia convocata dal Ministro per gli affari regionali e si svolga nella Palazzo della giunta regionale indicata quale sua sede. La prima riunione dovrà esprimere il presidente e un vicepresidente tra i componenti di lingua diversa da quella del presidente. Il comitato si dovrà riunire almeno due volte all'anno e «ogni qualvolta, in riferimento agli interventi e alle problematiche individuati dalla legge, ne sia ravvisata l'opportunità da parte del presidente, ovvero sia stata avanzata richiesta da parte di almeno sei componenti». In materia di deliberazione, il regolamento prevede che la validità delle sedute è data dalla presenza della maggioranza dei componenti, «di cui almeno cinque appartenenti alla minoranza slovena e cinque non appartenenti a detta minoranza».
A questo punto tutto fa pensare che siano ormai state decise anche le nomine mancanti dei componenti del Comitato. La giunta dovrebbe darne notizia già oggi o al più tardi la prossima settimana. Inoltre, la giunta sarebbe intenzionata a «imporre» una modifica alle designazioni fatte dalle due organizzazioni slovene che si ritengono maggiormente rappresentative, la Skgz e la SSo. Nel gioco delle nomine sembta sia entrato il goriziano Alex Pintar di Fi. Se così fosse si annuncia un nuovo braccio di ferro con la minoranza che ha già annunciatio l'intenzione di ricorrere al Tar.
i.de.