MILANO - Il fondo pensione complementare Cometa dei lavoratori metalmeccanici ha raggiunto quota 368 mila iscritti, 9.610 dei quali lavorano nelle aziende del Friuli-Venezia Giulia, e un miliardo di euro di patrimonio. Il valore della quota netta è passato da 20.000 lire (10,33 euro) del 1° gennaio 1999 a 21.641 lire (11,17 euro) del 31 dicembre 2001, con un incremento pari all'8,2%. Nel corso dell'assemblea dei delegati svoltasi l'altro giorno a Milano il presidente Giacinto Militello ha rilevato che i fondi negoziali si distinguono dagli altri prodotti finanziari per «l'esclusività della missione pensionistica», la «rigorosità dei controlli» e «la partecipazione diretta alla vita operativa da parte dei lavoratori». «La competizione di mercato - ha osservato - è in ogni caso il terreno naturale e inevitabile con il quale dovremo confrontarci». Il sito internet del fondo ha realizzato 761 mila contatti, fornendo servizi di comunicazione interattiva a oltre 100 mila aderenti e 5.500 aziende. Inoltre, tramite il call-center attivato da Cometa, nel corso del 2001 sono state evase 80 mila chiamate. Militello ha sottolineato il buon lavoro del primo triennio di gestione di Cometa e i risultati raggiunti nonostante un periodo di difficoltà per i mercati finanziari che ha coinciso proprio per la partenza del fondo.

Militello ha pure fatto notare «l'unicità dei fondi negoziali nel panorama dei prodotti finanziari» mettendo un evidenza «l'esclusività della missione pensionistica, che mette al riparo da potenziali conflitti di interesse»; «la rigorosità dei controlli e l'intervento diretto delle parti sociali, con lo scopo di perseguire il miglior equilibrio tra rischio e rendimento al riparo da ogni deriva speculativa»; «la partecipazione diretta alla vita operativa di lavoratori, aziende e organizzazioni sindacali che permette di raggiungere alti livelli di servizio e trasparenza con costi gestionali incomparabilmente più bassi dei livelli del mercato». A supporto delle attività di indirizzo e controllo, il fondo Cometa sta mettendo a punto un nuovo sistema di analisi giornaliera delle informazioni sul portafoglio e ciò consentirà di avere un base informativa quotidiana con la quale operare con la massima tempestività. Le informazioni, in accordo con Mfop, saranno analizzate da Russel & Mellon, un ente di credibilità internazionale, per un monitoraggio costante del comportamento dei gestori.

Un passaggio ampio della relazione è stato dedicato al progetto di legge delega sulla previdenza. Militello, olte a richiamare i dubbi espressi da Mefop, ha posto l'accento sul fatto che l'attuale formulazione della legge delega fa nascere molti interrogativi sul livello effettivo di garanzie che si volgiono assicurare al reddito pensionistico dei lavoratori. Da una parte, infatti, il conferimento totale e obbligatorio del tfr ai fondi pensione intacca il diritto del lavoratore a disporre di n proprio salario deferito, sottoponendo quest'ultimo a un rischio non compensato da ritorni certi; dall'altra la decontribuzione indebolisce la copertura assicurata della previdenza pubblica.