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Il Messaggero Veneto 17-03-2002

L'indagine commissionata a Piepoli del Cirm: il 73% si dice favorevole alla riforma

Fi: la gente vuole questa legge elettorale

Romoli: i dati ci danno ragione, siamo pronti ad affrontare il referendum

di TOMMASO CERNO

UDINE - La campagna referendaria per il sí alla legge elettorale della Casa delle libertà seguirà i binari tracciati dal sondaggio Cirm commissionato dai vertici di Forza Italia. Uno studio da cui emerge un dato, che gli azzurri metteranno al centro della loro battaglia di comunicazione per confermare la riforma appena votata dal consiglio regionale: «Il 69% dei cittadini del Friuli Venezia Giulia - dice il direttore del Cirm, Nicola Piepoli - preferisce una legge elettorale decisa in autonomia, rispetto a una norma calata dall'alto o copiata da altre regioni». Con questa carta da giocare contro l'ipotesi Tatarellum, i forzisti studiano a tavolino le coordinate della grande mobilitazione. Obiettivo: battere l'Ulivo sul campo dell'autonomia decisionale in materia di legge elettorale e insistere sull'indicazione del presidente come correttivo all'elezione diretta dei «super-governatori».

Sondaggio alla mano, dunque, gli azzurri sono pronti a difendere una legge che, seppur su base proporzionale, «soddisfa già il 72% dei cittadini - aggiunge Piepoli -. Se poi viene indicato anche il nome del vicepresidente, oltre a quello del governatore, il consenso popolare sale di un ulteriore punto percentuale, attestandosi al 73%». Lo studio firmato Cirm è stato illustrato a un gruppo ristretto di dirigenti forzisti guidati dal coordinatore regionale Ettore Romoli, dallo stesso Piepoli giunto in mattinata da Milano e atteso alla sede udinese della Regione di via San Francesco: «La base di partenza del sondaggio - spiega Piepoli - è il gradimento per la legge elettorale con cui si è votato alle ultime regionali, che si attesta al 54%, contro un 39% di persone non soddisfatte». Una lettura analitica di questi dati, secondo il direttore del Cirm, «testimonia in modo chiaro che la maggioranza della popolazione è oggi disposta a scegliere un sistema proporzionale, purché garantisca la stabilità di governo, l'autonomia e la successione del governatore in caso di necessità». Nessun cenno all'eventuale gradimento comparato tra un sistema presidenzialista e l'indicazione del governatore.

L'ipotesi Tatarellum, contro la quale Forza Italia è pronta a battersi, non preoccupa gli azzurri: «Avvieremo al più presto con una campagna di comunicazione - aggiunge il coordinatore - per spiegare a tutti le nostre ragioni e chiedere il si per una riforma che risponde meglio alle caratteristiche della regione, come dice anche il sondaggio». Che, assicura Piepoli, «attesta la forte tendenza nelle province di Trieste e Gorizia a preferire un candidato locale, tendenza maggioritaria anche in Friuli seppur con percentuali meno assolute». Su queste fondamenta sorgerà il fronte unico del centro-destra, schierato per il si. Con un primo incontro tra gli azzurri, An e la Lega Nord già previsto a Roma in tempi brevi, al quale parteciperà anche Piepoli che, già ieri, ha confermato la propria disponibilità.