Il Piccolo 13-02-2002
Salta il dibattito nell'aula regionale per timore di pregiudicare le decisioni che domani dovrà prendere il Consiglio dei ministri
Oggi a Roma una delegazione sindacale, poi arriveranno anche Tondo e Ciani
TOLMEZZO - Cartiera Burgo, ventiquattr'ore al momento della verità. Mentre il dibattito politico sulle ultime vicende dell'impianto di Tolmezzo, previsto originariamente nella seduta di ieri del Consiglio regionale, slitta a venerdì prossimo «per ragioni di opportunità», manca ormai solo un giorno alla riunione del Consiglio dei ministri dalla quale dovrebbe uscire il futuro della Cartiera Burgo e dei 600 lavoratori, tra dipendenti diretti e indotto, che vi trovano occupazione.
Dopo l'imponente manifestazione di lunedì a Tolmezzo, lavoratori, sindacati, politici attendono con ansia la nomina del commissario «ad acta» da parte del governo. Oggi i «nazionali» di Cgil, Cisl e Uil del settore, assieme a una delegazione di sindacalisti regionali e carnici sarà ricevuta dal capo di gabinetto del Ministero dell'Ambiente. Inoltre, per sollecitare una decisione positiva del governo domani voleranno a Roma il presidente della giunta regionale, Renzo Tondo, e l'assessore all'Ambiente, Paolo Ciani, che sperano di tornare in Friuli con l'attesa «palla recuperata» (la nomina del commissario) dopo l'estenuante pressing.
Poi, a bocce ferme, e magari a risultato conseguito, venerdì, nella seconda Commissione regionale, quella delle Attività produttive, alla presenza anche dei capigruppo si discuterà della questione cartiera. Questa è la decisione presa ieri a maggioranza dai capigruppo consiliari. «Abbiamo pensato - ha spiegato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Aldo Ariis - di non aprire una discussione su temi delicati prima della decisione del governo. Per ragioni di opportunità, dunque, abbiamo rinviato la trattazione a venerdì in seconda Commissione alla presenza dei capigruppo».
Si è adeguato alla decisione, anche se non la condivide, il capogruppo dei Ds Alessandro Tesini: «Avremmo potuto discutere anche oggi in aula della questione cartiera - ha detto Tesini - perché attirare l'attenzione sui ritardi della maggioranza regionale nella gestione dell'ambiente e del ciclo delle acque non avrebbe influenzato certo le decisioni del governo. E poi quando venerdì scorso i lavoratori della Burgo erano venuti in Consiglio, io stesso avevo insistito sulla necessità di distinguere i livelli di responsabilità di ciascuno e di coinvolgere tutto il consiglio regionale. Per questo oggi il presidente Tondo avrebbe dovuto illustrare le procedure che la Regione ha messo in atto per superare l'emergenza e soprattutto dare soluzione definitiva ai problemi della cartiera. Dopo la seconda Commissione, della questione Burgo verrà interessata anche la quarta Commissione, quella Ambiente, per far luce sulla regolazione del ciclo delle acque nella quale la maggioranza regionale ha accumulato ritardi considerevoli sin dall'inizio della legislatura».
Fin qui la politica, in attesa di una schiarita da Roma. A Tolmezzo, invece, mentre prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori della Cartiera, che tra l'altro continuano il pacifico presidio del palazzo municipale, l'azienda ha compiuto alcune mosse, specie nei confronti della Provincia di Udine competente in materia, per cercare di riattivare alcuni reparti della cartiera, evitando così l'isolamento completo nei confronti dei fornitori. Si è cominciato ieri con la riapertura dei reparti che producono ligninsolfanato e rismette, che non hanno bisogno di impianti di depurazione; se sarà possibile, però, si cercherà di riaprire, autorizzazioni alla mano e Magistratura permettendo, anche la linea di produzione carta-legno, indipendente dalla produzione di cellulosa.
Obiettivo: non perdere clienti (le scorte di prodotti in azienda si esauriranno entro la fine della settimana). Sempre in attesa del commissario e delle decisioni del Tribunale del riesame, che probabilmente già domani si pronuncerà sulla richiesta di annullamento del sequestro degli impianti formulata dalla Burgo.
Antonio Simeoli