Comunicato 22-08-2001
I professionisti della crociata contro il "moralmente accettabile" sono quindi scesi in campo, grazie ai due esponenti governativi quali Buttiglione e Sirchia. Il ministro per le politiche Comunitarie Buttiglione -afferma John Fischetti dei RADICALI ITALIANI- ha riproposto il solito linguaggio e argomentazione non dissimile dai tempi del referendum voluto dai cattolici oltranzisti contro la legge sull´aborto. Quando nel ´78 la legge venne approvata-prosegue Fischetti- si potè ben dire che il motore del rinnovamento del nostro paese prese a correre, malgrado il ritardo accusato rispetto agli altri paesi europei.
Si chiuse in modo inappellabile una pagina secolare del costume italiano: venne progressivamente ridotto il numero elevatissimo degli aborti clandestini praticato da medici inesperti o le cosidette "mammane" con conseguenze spaventose per le donne. La legge sull´aborto-continua John Fischetti- ha rappresentato una delle grandi acquisizioni del mondo moderno, la libertà individuale e il riconoscimento alla donna del diritto all´autodeterminazione di fronte all´evento della maternità.
La campagna oscurantista del Ministro Buttiglione contro la 194 o la sua revisione, rischia di mettere in discussione fondamentali conquiste civili, mentre occorre al più presto ottenerne di nuove, come ad esempio la pillola "RU 486" che vede l´Italia in grave ed incomprensibile ritardo. Quelli che sentiamo in questi giorni-conclude Fischetti- sono toni, materie, dibattiti che il nostro Paese ha già sopportato, non si capisce perchè le donne italiane debbano essere meno capaci di decidere per sé rispetto alle altre donne europee.
John Fischetti