Intervento 24-03-2002
Vi ringrazio per l'invito a prendere parte ai lavori del vostro congresso provinciale. Nell'iniziare questo intervento sento il dovere di ringraziare Fabio Celant, Monai Loris e Flavia Maraston, i tre consiglieri comunali di alleanza Nazionale che l'anno scorso hanno di slancio accettato di autenticare le firme per presentare la Lista Bonino alle scorse elezioni politiche dimostrando quanto presente sia in loro lo spirito democratico. Un secondo ringraziamento lo rivolgo all'onorevole Manlio Contento, che insieme ad altri 195 parlamentari ha depositato le 25 proposte di legge per le riforme liberali, liberiste e libertarie promosse da Radicali Italiani affermando di condividere ragioni e obiettivi dell'iniziativa nonviolenta radicale del nostro segretario Daniele Capezzone, in sciopero della fame per 28 giorni.
Ritengo che possa essere anche obiettivo del vostro partito la certezza che "mai piu' sia negata ai cittadini italiani la conoscenza delle scelte a loro affidate dalla costituzione e dalla democrazia". Domenica scorsa Marco Pannella ha annunciato l´intenzione di intraprendere uno sciopero della sete a partire da giovedì santo "fino a quando lo scandalo, della mancanza di plenum della Corte Costituzionale e della Camera dei Deputati "non sarà superato" (la settimana scorsa in Parlamento si e´ registrata l´ennesima fumata nera per l´elezione di due giudici della Consulta; la Camera e´ dal 13 maggio senza il suo plenum di 630 per la vicenda dei seggi vinti da FI e non assegnati per mancanza di candidati). Chiedo all'onorevole Contento di farsi portavoce presso i Presidenti delle Camere, affinchè entro giovedi prossimo, vi sia la convocazione ad oltranza del Parlamento "fino a quando l´esito delle votazioni" non avranno restituito il plenum sia alla Corte Costituzionale che e alla Camera dei Deputati.
Passo ora ad analizzare un fatto di casa nostra, ovvero la pessima legge elettorale approvata in Regione lo scorso mese. I nostri consiglieri regionali sono arrivati a inventarsi il "semigovernatore indicato con doppia preferenza", cioè una specie di semipresidenzialismo in cui il semipresidente è solo indicato e non eletto dai cittadini, e deve pure guadagnarsi le preferenze sul "listino", salvo poi essere effettivamente eletto dal Consiglio, praticamente una specie di corso di sopravvivenza, al termine del quale il povero candidato è completamente spappolato, masticato, digerito e poi... espulso (e non approfondiamo come) dalla sua coalizione. Il tutto con un sistema proporzionale del 4%, gentile concessione ai CCD e a Rifondazione Comunista. Roba che il Tatarellum diventa il fronte avanzato della rivoluzione liberale. Conoscendo militanti e dirigenti del vostro partito a livello locale, penso che questa non possa essere la legge elettorale promossa da un partito presidenzialista come AN che con i Radicali ha raccolto firme per proporre per via referendaria l'elezione uninominale a turno unico.
Questa scelta rappresenterebbe per A.N. un clamoroso autogol, consegnando ai presidenzialisti dell'ultima ora dell'Ulivo, la vittoria referendaria per abrogare tale legge. Per tale motivo vi propongo di condurre insieme una azione per buttare nel cestino la legge appena licenziata, abrogandola per via referendaria e lanciando con una proposta di legge di iniziativa una legge elettorale uninominale con l'elezione diretta del Governatore seguendo il modello americano o svizzero. Si tratta di un progetto di Regione-Stato "americana" (con Presidente-Governatore e Deputati-Consiglieri eletti con sistema uninominale maggioritario a turno unico -due o tre partiti, chi vince governa, e l´altro o gli altri a casa-), con fortissime integrazioni di democrazia diretta referendaria sul modello svizzero. Contro la controriforma neoproporzionalista noi proponiamo:
1.l´elezione diretta uninominale a un turno del Presidente della Giunta regionale;
2.l´elezione dei consiglieri regionali con sistema uninominale maggioritario a turno unico;
3.l´iniziativa popolare legislativa, con la quale una frazione della popolazione può formulare una proposta di legge da porre obbligatoriamente all´ordine del giorno del Consiglio regionale, che può approvarla oppure respingerla, sottoponendola in questo modo al voto popolare;
4.il referendum legislativo e amministrativo sospensivo facoltativo, con il quale una frazione della popolazione può richiedere entro un dato termine, a partire dal giorno di adozione di una legge o di un atto amministrativo, lo svolgimento di una consultazione popolare per approvare o respingere l´atto approvato dal Consiglio;
5.il referendum finanziario obbligatorio, in base al quale la Giunta regionale è tenuta a sottoporre al giudizio degli elettori la legge di bilancio e la ratifica delle emissioni di debito pubblico regionale. Sperando che il mio contributo possa essere utile ai lavori del vostro congresso vi auguro buon lavoro.