Manifestazione della Rosa nel Pugno su: NIENTE PACS INDIETRO
TRIESTE 03 APRILE 2006 - (Dal Manifesto-Appello) ... Il riconoscimento giuridico delle Unioni Civili è un fatto compiuto in tutta Europa (ad eccezione di Italia, Grecia ed Irlanda) ed è un gesto dovuto che prende atto di un cambiamento socio-culturale di ampia dimensione su cui la coscienza sociale del Paese è pronta e concorde, come mostrano tutti i sondaggi di opinione in proposito. Tale riconoscimento non può più essere eluso e rinviato. Infatti il non aver ancora previsto in Italia forme di regolamentazione per le coppie conviventi, eterosessuali ed omosessuali, sul modello della Francia e/o della Spagna, è un'odiosa discriminazione che viola i più elementari diritti civili ed umani cosÏ come riconosciuto dalle Risoluzioni votate al Parlamento Europeo in questi anni.
La proposta dei Pacs (o delle unioni civili) a livello nazionale è comunque una mediazione al ribasso rispetto alle reali esigenze di uno stato laico e di una società plurale, raggiunta per non offendere la sensibilità di uno stato cattolico e nel contempo per soddisfare la richiesta di un riconoscimento paritario delle loro relazioni da parte dei cittadini esclusi dal matrimonio.
Pertanto i sottoscritti firmatari del presente appello
CHIEDONO CHE
Venga istituito un registro delle unioni civili in ambito comunale che riconosca e tuteli le coppie di fatto e che rimuova tutti gli ostacoli che, anche a livello amministrativo, comportano una discriminazione o una diversità di trattamento rispetto alle coppie sposate, prendendo spunto dalle amministrazioni comunali che già lo hanno adottato.
A tale scopo si impegnano fin d'ora a mobilitarsi per sostenere e finanziare iniziative politiche affinchè sia raggiunto questo obiettivo.
|