«Non è una contrapposizione tra laici e cattolici, né uno scontro tra destra e sinistra. Il referendum del 12 e 13 giugno è una battaglia di civiltà, volta a portare l'Italia al pari con gli altri paesi europei: per questo si deve andare a votare». A lanciare l'appello contro l'astensionismo è Tamara Blazina, consigliere regionale Ds che ieri mattina, nell'incontro con il Comitato per il sì promosso insieme alle consigliere Maria Teresa Bassa Poropat (Cittadini) e Bruna Zorzini Spetic (Pdci), ha ribadito le ragioni contro la legge 40.

«La procreazione assistita - ha spiegato Blazina - richiedeva senz'altro una normativa. Ma la legge doveva essere mite, non invasiva dei diritti individuali come quella attuale. In questioni del genere lo stato dovrebbe invece fare un passo indietro, e lasciare libertà di scelta al cittadino». «Queste norme - dice Bruna Zorzini - ci riportano indietro di almeno 30 anni. Cancellano il lavoro dei movimenti femminili e rispondono a una visione clericale e oscurantista del problema». «Votare sì - dice - significa invece dire sì alla vita, ai diritti delle donne, delle persone con fertilità ridotta e di tutte quelle famiglie che non hanno soldi per tentare la procreazione assistita all'estero».....