TRIESTE «Sono stati responsabilmente collaborativi»: questo il commento dell ’assessore regionale alle Finanze, Pietro Arduini, a conclusione della sfilata di colleghi che assieme a lui e al presidente Renzo Tondo hanno verificato, uno alla volta, la compatibilità fra le richieste delle singole Direzioni e le esigenze di un bilancio sempre più critico. «Si trattava – ha spiegato Arduini – di rimodulare le richieste di ciascuna Direzione, in quanto andavano per lo più, in una prima fase, ben al di là delle compatibilità di bilancio. Qualcuno ha decisamente ”sforato” rispetto al proprio budget. Ma c’è stata, da parte di tutti, massima comprensione per la serietà del momento, e hanno agito di conseguenza. Senza alcuna difficoltà».

L’assessore ha poi precisato che un accordo è stato infine trovato anche con il collega Sergio Dressi, responsabile per l’Industria, l’Artigianato e il Turismo, il quale aveva prospettato una richiesta che assommava a 80 miliardi di lire in più rispetto al livello dello scorso anno. Dressi ha rilevato che le aumentate esigenze derivano dall’insieme di tre, tutti importanti, settori. «Ma alla fine – sono parole di Arduini – abbiamo trovato il modo di limare, arrivando molto vicini alla quadratura del cerchio».

Date le ristrettezze di bilancio, si tratta di privilegiare infatti – secondo Arduini – la Sanità, la cui spesa corrente tocca ormai i 3 mila miliardi, senza dimenticare gli ulteriori 300 miliardi di lire per gli investimenti e l’assistenza; e i trasferimenti ai Comuni e alle Province, che resteranno inalterati – assicura – rispetto all’anno scorso. E si tratta di altri 800 miliardi per le spese correnti, mentre gli investimenti, in questo caso, non saranno certo – dichiara – vacche grasse.

Le linee fondamentali del bilancio 2002 – una manovra da 8 mila miliardi – saranno ora oggetto di un apposito vertice di maggioranza; ma già oggi verranno anticipate, per sommi capi, nella riunione di giunta, allargata a tutti i gruppi consiliari del Centrodestra, che si terrà nella abbazia benedettina di Rosazzo. Una sede piuttosto singolare, in cui i responsabili della Casa delle libertà si rinchiuderanno tutto il giorno per la messa a punto di un programma che spazia dalla sanità al bilancio, dalla legge elettorale al futuro di Autovie Venete, dalla riforma delle finanziarie regionali al trasferimento di poteri alle autonomie locali. Molta carne al fuoco, ma per la maggioranza si tratta di programmare l’ attività dell’anno che precederà la sfida elettorale della primavera 2003.

g.p.