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Il Piccolo 15-11-2001

La relazione di Arduini evidenzia il «buco», causato dalla sanità

Bilancio, mancano più di 450 miliardi

TRIESTE - Ad assorbire quote sempre crescenti del bilancio regionale sono la spesa sanitaria e i trasferimenti agli enti locali, voci che da sole impegnano 2240 milioni di euro (comprendendovi anche gli interventi socio-assistenziali) sul totale di 4025 milioni di euro su cui pareggia il preventivo 2002 varato l'altro giorno dalla giunta. Nella relazione dell'assessore alle Finanze, Pietro Arduini, che accompagna i documenti contabili viene sottolineato come rispetto al livello della spesa sanitaria 2001 si preveda per il prossimo anno una carenza di quasi 230 miliardi di lire, senza tener conto del maggiore fabbisogno del settore, calcolato nella misura di 121 miliardi per il 2001 e di ulteriori 103 miliardi per il prossimo anno. La scopertura assomma dunque a più di 452 miliardi.

A questo punto è previsto che lo Stato intervenga con un'assegnazione di 380 miliardi di lire per il 2002, lasciando pertanto scoperti 72 miliardi. A coprire la differenza la Regione provvederà utilizzando parte dell'avanzo d' esercizio, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 200 miliardi. Ma in sede di definizione dei maggiori decimi di compartecipazione ai tributi erariali da attribuire al Friuli-Venezia Giulia è intendimento della giunta di prospettare allo Stato la necessità di includervi l'integrale copertura del fabbisogno sanitario, e ciò in linea con l'accordo dello scorso 8 agosto. Ma c'è di più. A sua volta il presidente Renzo Tondo intende avviare un tavolo di confronto con lo Stato anche sul finanziamento delle spese per la ricerca svolta dal «Burlo» di Trieste e dal «Cro» di Aviano, spese che attualmente sono a carico della Regione, mentre dovrebbero gravare, come per tutte le altre regioni, sulla finanza statale. Il relativo finanziamento sarà pertanto attribuito agli istituti scientifici in due tranches, di cui la seconda ad avvenuto confronto con lo Stato.

Però è da dire che l'intervento statale lascia scoperto il maggiore fabbisogno pregresso, relativo al periodo 1997-2000 e quello preventivato per gli anni successivi al 2002. L'ammontare dei disavanzi fino a tutto il 2000 supera i 260 miliardi di lire. E vi si provvederà - dichiara l' assessore - sia contraendo un mutuo di 150 miliardi di lire sia ricorrendo a strumenti alternativi quali la Regione confida di individuare, per la copertura della differenza, nel prosieguo della trattativa con il governo. Quanto alle autonomie locali, i trasferimenti aumenteranno, rispetto al 2001, di 107 miliardi di lire, comprensivi dei 13,5 stanziati per il comparto unico del personale, ulteriormente elevati di 20 miliardi.

g.p.