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Il Messaggero Veneto 22-12-2001

Bilancio: la maggioranza si ricompone

Fibrillazioni sulla sanità, poi al voto: 38 sí della Cdl e l'astensione di Serpi

TRIESTE - Il consiglio regionale vota i documenti contabili a larga maggioranza, senza bisogno di maratone notturne come era capitato lo scorso anno. Guardando alla Finanziaria del 2000, in effetti, cronologicamente tutto va più liscio, e non si registrano assalti da parte degli enti locali (l'assessore Pietro Arduini ne rivendica il merito all'entrata in giunta della Lega e alla sua responsabilità). Però l'aria che si respira è pesante, e risente dei problemi della Sanità. Anzi, all'improvviso, dopo quelli di Trieste e Pordenone, si materializza un "caso Gorizia" che provoca una sospensione, chiesta dalla Lega e appoggiata dalle opposizioni. Il motivo, una voce che circola insistentemente a proposito di dichiarazioni annunciate dal capo dell'esecutivo su un odg approvato dal consiglio.

«È vero che sulle due apparecchiature di risonanza magnetica a Monfalcone e Gorizia, votate ieri, il presidente Tondo preciserà che sono solo un'indicazione non vincolante?», insorge Beppino Zoppolato. «Deve venire subito in aula a smentire». Si oppone invano Isidoro Gottardo, capogruppo Cpr: «In questo modo si apre, in piena finanziaria, la partita della sanità».

Malgrado l'attesa Tondo poi non si presenta, ma arriva al suo posto l'assessore Santarossa che precisa laconicamente: «Né io né il presidente abbiamo parlato con giornalisti». Il dibattito potrebbe continuare, perché dalle opposizioni si vorrebbe chiedere qualcosa di più, ovvero il riconoscimento di un impegno giuntale sull'ordine del giorno. Ma Giulio Staffieri stoppa la richieste, e senza troppe proteste: c'è la generale consapevolezza che se la politica sanitaria dovesse uscire dal freezer in cui è stata provvisoriamente rinchiusa, avvelenerebbe l'aula, e forse comprometterebbe le vacanze a tutti.

Con altri sussulti e altre interruzioni («Tutti i nervi sono scoperti, basta un nonnulla a scatenare crisi», sottolinea il capogruppo diessino Alessandro Tesini), il percorso però viene completato. Passa l'articolo 7, che dà 500 mila euro alla Promotur, 339 per il probio, programma nazionale biocombustibili, e altri fondi per interventi a favore dell'imprenditoria. E' seguito dall'8, che parla di Finest, anno Internazionale della Montagna e altro, ma contiene anche un emendamento di Pozzo, Cruder e Castaldo che stanzia 100 mila euro alla Rai per completare la copertura del segnale della terza rete su tutto il territorio regionale, e altri 77 mila per trasmissioni Rai in friulano. Si parla anche di aiuti all'Argentina (ne riferiamo in cronaca nazionale): si dibatte se attribuire solo ai Fogolar furlan, o anche ai circoli giuliani e sloveni il ruolo di relais con la regione d'origine, e alla fine passa quest'ultima impostazione.

Passa poi, inoltre, all'unanimità, un emendamento diessino che autorizza prestazioni gratuite del servizio sanitario alle vetrioleggiate del Bangladesh. Nonché un altro (di Pozzo, fatto proprio da Zoppolato), di 160 mila euro, sui "negozi civici", uffici da istituirsi presso i comuni di almeno 5000 abitanti, per consentire ai cittadini di seguire telematicamente i processi politico-legislativi. Viene stralciata invece la proposta di alcuni consiglieri di maggioranza di abrogare la legge regionale 24/2001 sui controlli agli impianti termici (altro passaggio che scatena diverbi, interruzioni e riunioni di gruppo).

Tutto si conclude abbastanza tranquillamente, con le dichiarazioni di voto (che il capogruppo azzurro Ariis aveva addirittura proposto di abolire), e la sequenza di approvazioni da parte dei partiti della maggioranza, e di critiche delle opposizioni (un solo momento vivace, di ironica contestazione, quando il capogruppo leghista Claudio Violino parla di «finanziaria che introduce un nuovo modello di sviluppo»). Ai voti, dopo qualche errore di computo, l'approvazione, con larga maggioranza: 38 a 16, con l'astensione di Francesco Serpi, del gruppo misto. La nave della Cdl va, ma, all'evidenza, servirà presto uno scalo tecnico in cantiere.

L.S.