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Il Piccolo 06-04-2002

Gottardo (Cpr) polemizza a distanza con l'ex collega di partito Moretton (Margherita)

«Autovie private? Scelta di sinistra»

«È il momento giusto per la cessione, la spa ne guadagnerà»

TRIESTE - L'argomento «Autovie Venete» torna a essere oggetto di disputa politica. «Ma non era il Centrosinistra a chiedere la privatizzazione della spa autostradale, tanto da sollecitarla con una mozione in Consiglio regionale?» Se lo domanda Isidoro Gottardo, capogruppo del Cpr, rispondendo alle parole di ieri di Gianfranco Moretton (Margherita), che aveva gridato alla «svendita» della società per la cessione di quote (dall'attuale 86% al 51%) preannunciata dall'assessore regionale alle Finanze Arduini.

«A leggere quanto affermano ora gli esponenti di quella coalizione - afferma Gottardo - sembra vi sia un ripensamento. Mantenere in capo alla Regione l'86% delle quote non ha più un valido motivo. Di fronte a enormi investimenti è logico avere più partner di riferimento. Era sbagliato casomai privatizzare prima che Autovie si assicurasse la quota parte del passante di Mestre. Pensare che siano gli investimenti previsti a penalizzarla è considerazione fuori dal tempo. È quanto mai utile una maggiore integrazione, come bene aveva già intuito la gestione-Del Fabbro - precisa l'esponente del Cpr - del Sistema autostradale, in particolare del Nordest, volto a creare una forte capacità di indirizzo da parte di quest'area del Paese».

Per Isidoro Gottardo «le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia sono chiamate soprattutto nei settori dei trasporti e della mobilità a ragionare assieme e a creare mutue ragioni di sviluppo per il sistema Nordest. Dentro il Centrosinistra sembra che ci sia ancora qualche nostalgico di un'Italia assistenzialistica nella quale il pubblico fa tutto ed eroga servizi con tariffe sottocosto. Ma l'applicazione di un principio di sussidiarietà implica una distinzione di ruoli tra pubblico e privato: quest'ultimo, nel ricercare un utile d'impresa, può garantire più efficienza alla gestione di tanti servizi. E questo - conclude Gottardo - nell'interesse dei cittadini che di autostrade gratis ma mal gestite non saprebbero cosa farsene».