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Il Piccolo 01-12-2001

Scoccimarro e Dipiazza disertano

«Le Atmosfere in nero non ci piacciono proprio e là non ci andiamo»

Ci sarà? Non ci sarà? E' un mistero quello della presenza di un rappresentante della Provincia al convegno «Atmosfere in nero». Sull'invito dell'associazione culturale Novecento in cui era stata annunciata la presenza di Christian de la Maziere, già volontario della Waffen SS Charlemagne, è riportato chiaramente che oggi, alle 15.10 al centro congressi della Marittima il pubblico riceverà il saluto di un rappresentante della Provincia. Nella prima pagina dell'invito è riportato poi il logo dell'Ente e anche quello del Comune: i due enti che hanno concesso il patrocinio. Ma ieri da palazzo Galatti, il presidente Fabio Scoccimarro è stato più che perentorio. «A quel convegno non ci vado. E se non ci vado io, non ci va nessuno.

Riceviamo moltissimi inviti e non è detto che possiamo aderire a tutti». Poi ha annunciato che oggi pomeriggio sarà in sella alla sua moto e, «assieme al sindaco Dipiazza andrò a portare i regali di San Nicolò ai bambini». Macché politica, macché polemiche: «Ho mandato una lettera all'associazione in cui si definiscono i termini del patrocinio. La presenza di Christian de la Maziere ci ha colto alla sprovvista. E poi di queste storie se n'è già parlato anche troppo». Dello stesso tenore la dichiarazione del sindaco Roberto Dipiazza: «Neanche io ci vado a quel convegno. Bisogna snobbare quell'evento» Poi va giù duro: «Trieste non ha certo bisogno di questo tipo di palcoscenico».

A rendere ancor più incandescente la polemica è Marina Marzi, un'organizzatrice della manifestazione: «Questo voleva essere un convegno di ripensamento. Un incontro letterario, non un meeting di "teste rasate" che probabilmente nulla sanno tanto di Brasillach, che di Celine. Noi ‹ spiega ‹ non c'entriamo con il nazismo». Poi incalza: «Ma della presenza di Christian de la Maziere lo sapevano tutti. Per organizzare questa manifestazione avevamo parlato con molte persone e a Comune e Provincia abbiamo anche mandato le bozze degli inviti e dei manifesti: è un obbligo per legge. Dopo tutta questa confusione mi è venuto il dubbio che non abbiano neanche guardato il testo riportato sulle bozze. Che lo abbiano messo in un cassetto...».

Ma oggi verrà o no un rappresentante della Provincia come è riportato sull'invito? «Me lo avevano assicurato. Mi avevano detto di sì, ma due mesi fa non sapevano se a porgere i saluti sarebbe stato il presidente o un assessore. Ora, francamente, dopo tutto quello che è successo non so se poi ci sarà qualcuno..». Intanto sulla questione rovente è intervenuto il rappresentante di «Forza Nuova», Fabio Bellani. «Un dibattito lo organizzerà la rivista Contropotere. Faremo uscire le evidenti contraddizioni delle nostre zone», dice. Poi aggiunge: «Inviteremo gli studiosi del movimento di liberazione e quanti si riconoscono nelle loro posizioni ma anche chi invece ritiene che la storia dal '45 ad oggi sia stata affrontata in maniera partigiana».

Situazione tranquilla, infine, al Caffè San Marco. Il ritratto di Claudio Magris è tornato al suo posto. Era stato lo stesso scrittore a chiedere al gestore che il quadro venisse rimosso dalla parete all'indomani della notizia che il volontario delle SS avrebbe cenato nel famoso locale. Angelo Lippi, presidente dell'associazione Novecento, in proposito replica ironico: «Molti ristoranti ci hanno già invitato....».

Corrado Barbacini